Dogane Monopoli - Parliamo dei soldi per i lavoratori, nonostante chi cerca di metterci il bavaglio ...

Roma -

Dopo aver ricevuto l’informativa sul Piano strategico 2018/2020, la cui principale novità è che dopo un decennio l’Agenzia torna a bandire dei concorsi per assunzioni sia in seconda che in terza area, sono stati firmati gli accordi sulle somme mancanti del Fondo 2016 e quelli sulla ripartizione del budget di sede 2015 e 2016.

USB ha firmato quelli sul Fondo, che per il 2016 prevede una quota di produttività molto più alta degli anni precedenti, ma non quelli sul budget di sede.

Il perché lo spieghiamo nella nota a verbale allegata all’accordo: siamo convinti che questo modo di distribuzione debba essere ripensato. Il budget di sede frammenta il fondo in mille rivoli e indennità varie allungando i tempi di distribuzione in maniera inaccettabile. I 6,5 milioni disponibili da tempo nelle casse dell’Agenzia sarebbero potuti essere a breve nelle tasche dei lavoratori se fossero stati distribuiti come produttività. Invece, in tal modo, non c’è nessuna certezza sui tempi e sugli importi, né sulla modalità di distribuzione: in molti uffici ancora deve essere pagato il budget di sede 2014!

Con una scelta diversa sarebbe stato possibile distribuire circa 1000 euro lordi di produttività (invece di 500) subito dopo la certificazione degli accordi da parte degli organi di controllo, che si sarebbero aggiunti a quelli già in pagamento con il cedolino di giugno.

Gli altri argomenti all’ordine del giorno, sebbene l’Agenzia ci ha fornito alcuni dati necessari per la chiusura a breve di un accordo sulla ripartizione delle risorse derivanti dalle sanzioni amministrative sulle macchinette, sono stati rimandati ai prossimi incontri.

Un’ultima considerazione la dobbiamo dedicare ai firmatari del CCNL, che anche ieri hanno protestato perché l’Agenzia ha convocato tutti i sindacati rappresentativi. Ormai il loro triste scopo non è quello di confrontarsi per ottenere buoni accordi per i lavoratori, ma quello di trovare il modo per evitare un confronto democratico, provando una strada nuova ogni volta che fallisce la precedente.

Per questo la nostra battaglia di democrazia deve continuare, e non solo sul piano legale.

Per continuare a respingere il ricatto di chi vorrebbe escludere dalla contrattazione integrativa i sindacati che non hanno firmato il pessimo CCNL Funzioni centrali, invitiamo tutti i lavoratori a sostenere la petizione contro l’art. 7 del CCNL.

In allegato, oltre agli accordi siglati ieri, troverete il volantino da distribuire nei posti di lavoro e il modulo per la raccolta firme.