Piemonte - DP 2 TORINO: FIRMATO L'ACCORDO PER LA RIPARTIZIONE del Fondo 2014

Torino -

In DP Torino2 si sono concluse positivamente le trattative riferite all’accordo per la ripartizione del Fondo per le Politiche di Sviluppo delle Risorse Umane e per la Produttività 2014, USB ha sottoscritto l’accordo poiché sono stati recepiti i principi redistributivi (di cui da anni siamo i principali portatori) del residuo del fondo di sede per tutti/e.

Nell’accordo non sono riconosciute le doppie indennità e non sono previste “premialità” decise e distribuite arbitrariamente dall’Amministrazione; da ciò ne consegue un maggior residuo del fondo di sede che sarà distribuito a tutti/e secondo un principio redistributivo che riconosce maggiori importi a chi ha avuto meno o non ha avuto alcun tipo di indennità.

Entrando nel concreto, le voci appena citate sono cosi specificate:

-  Doppie indennità: come in DP1, anche in DP2 non sono riconosciute né le indennità per le giornate di sportello svolte dai Capi Team degli Uffici Territoriali e dai Coordinatori del Front Office, né le indennità per la partecipazione alle udienze da parte dei Capi Team dell’Ufficio Legale, né le indennità per le giornate di verifica/accesso mirato svolte dai Capi Team controllo e neanche le indennità per le giornate di accesso breve svolte dai Capi Team degli Uffici Territoriali. USB ha sempre ritenuto che le figure sopra elencate, essendo già titolari di indennità di responsabilità non cumulabili (come da accordo nazionale) con altre indennità - omnicomprensive come da CCNL (art. 28) e il CCNI (art. 18) pagate per i primi 2.500 euro attraverso il fondo di tutte/i -  non maturino il diritto a percepire ulteriori risorse da distogliere dal fondo dei lavoratori.

Premialità: non sono state distribuite premialità (seppure le proposte ci sono state) a chi ha svolto, secondo l’Amministrazione, attività o lavorazioni considerate da premiare utilizzando il fondo di sede. Su queste modalità di uso delle risorse di tutti/e più volte ci siamo espressi contrari, poiché riteniamo che tutti/e concorrano attraverso le proprie capacità e utilizzando lo stesso tempo di vita al raggiungimento degli obiettivi d’Ufficio. Accordare somme a specifiche attività/professionalità ritenute più produttive mal si concilia con politiche che dovrebbero sia garantire equità economica che promuovere un clima lavorativo sereno; crediamo sia invece uno strumento nelle mani della dirigenza atto a dividere lavoratori e lavoratrici in meritevoli e non meritevoliattivando in tal modo dinamiche di perversa competizione e assoggettamento.

Redistribuzione del residuo del fondo di sede: la distribuzione è stata decisa utilizzando un principio perequativo attraverso cui si attribuiranno risorse a chi non ha percepito alcuna indennità nel corso del 2014, tenendo conto della loro presenza fisica in ufficio nonché dei giorni corrispondenti all’astensione obbligatoria per la maternità, delle ore di riposo giornaliero per allattamento, delle ore dei soggetti di cui art.9 del CCNI, delle ore dei permessi fruiti ai sensi dell’art. 33 comma 6 della legge 104/1992. Riteniamo che, seppur con cifre contestualizzate a livello locale, segnali di redistribuzione che mirano alla tutela di chi meno percepisce in un contesto di forte impoverimento economico di chi lavora - dovuto a una grande perdita del potere di acquisto dei salari in generale e dal decennale blocco del rinnovo economico del contratto del pubblico impiego -  sia doveroso oltre che responsabile.

L’accordo, che si allega, prevede altre voci che qui non abbiamo trattato poiché abbiamo pensato di dare maggior spazio ai punti  che USB ha fortemente voluto e che si caratterizzano perché si fondano su concetti basilari dell’agire sindacale quali“…a chiunque secondo bisogni, da chiunque secondo capacità e in netto contrapposizione all’ideologia produttivista - un vero e proprio fanatismo produttivista, verrebbe da dire - che pretenderebbe di attribuire ricchezza ai pochi non considerando le diverse capacità e la pari dignità verso chiunque svolge qualsiasi tipo di mansione aprendo la strada a un crescendo malessere collettivo.

È doveroso ricordare che come avvenuto in DP1, USB ha condiviso l’ipotesi di riconoscere parte del residuo del fondo al personale che ha ricevuto un minor premio collegato alla performance individuale poiché assente per gravi patologie. Da una ricognizione, in DP2 non vi sono stati casi di questo tipo e pertanto non è stato previsto nessun importo e comunque riteniamo che in futuro tale problematica dovrà essere di interesse del tavolo nazionale.

**********

Per concludere, anche se qualcuno ha tutto l’interesse a rimuoverlo dalla memoria collettiva, non possiamo dimenticare che grazie a una scellerata pre-intesa (14 dicembre) siglata a livello nazionale da CGIL, CISL, UIL e SALFI, si continuano a pagare Posizioni organizzative ed Incarichi di responsabilità con risorse fisse e ricorrenti, distogliendo risorse economiche importanti dalle progressioni economiche di tutte/i noi.  Riteniamo che le risorse impegnate a livello nazionale per PO e IR debbano tornare nella disponibilità di tutti i lavoratori e che solo la costante partecipazione di tutti/e potrà aiutarci a riaprire la partita delle progressioni economiche!