Emilia Romagna - Entrate, chiude UPT di Ravenna: incontro in DR

Ravenna -

Avete presente la fatica con cui il dentista estrae il dente del giudizio?

È stata la stessa fatica che oggi al tavolo sindacale abbiamo provato per far uscire dalla bocca dell'amministrazioni alcune informazioni che cerchiamo di riordinare.

Dopo la segnalazione di pericolo dello stabile di piazza Caduti dla libertà, consegnata ai Vigili del Fuoco dalle RSU, circa un anno fa, è stata disposto lo spostamento degli archivi entro ottobre 2017 per non incorrere in una denuncia penale. Così dopo circa un decennio di richieste di intervento fatte da RSU e OO.SS. cadute nel vuoto, si decidere in fretta anche lo spostamento dei 54 lavoratori presso lo stabile di via Trieste.

A nulla sono servite le richieste di effettuare i lavori nello stabile rendendo agibile mezzo alla volta o pensare lo spostamento nella caserma di via Nino Bixio che il demanio ha disponibile.

Il fatto è che per sistemare 54 persone se ne stipano 200. Per quanto tempo? Un infinità. Perché i lavoratori saranno spostati verso metà settembre e soltanto dopo si verificheranno i lavori da fare nelle fondamenta e nelle strutture portanti. Unico lavoro autorizzato dal 2013 e non ancora incominciato è l'impermeabilizzazione del terrazzo. Tanto per avere un'idea dei tempi di realizzazione.

Dopo la fase progettuale e la suddivisione dei costi tra Entrate e Demanio in collaborazione con la sovraintendenza dei beni artistici e il ministero dei lavori pubblici partirà la gara di appalto lavori, assegnazione, svolgimento, collaudo.

A soffrire saranno dunque i lavoratori e anche per lungo tempo, con archivi in parte decentrati, non si sa ancora dove, perché i 1400 ml di spazio disponibili nel seminterrato di via Trieste non sono sicuramente sufficienti.

Dopo aver gettato al vento 1.440.000 euro di denaro pubblico per l'inutile affitto pagato per dodici anni per l'ex Conservatoria, dopo aver studiato per anni inconcludenti progetti di intervento, dopo aver rifiutato l'offerta del Demanio di trasferire tutta l'Agenzia nella struttura in via Nino Bixio, dopo non aver eseguiti interventi ordinari di manutenzione si mette una toppa che è peggio del buco.

Una riunione regionale deludente a cui non ha partecipato il Direttore Regionale e questo ci è dispiaciuto e l'abbiamo fatto notare. Era presente e si è presentato a riunione conclusa tra l'altro iniziata con mezz'ora di ritardo.

Il rispetto e la disponibilità si vede anche dalle piccole cose, che poi piccole non sono perchè per cambiare rotta non servono i tecnici che a fatica ci hanno dato poche notizie ma la presenza dei vertici che potevamo convincere a cambiare rotta. Per ora qualche impegno dell'amministrazione a scegliere insieme ai rappresentanti sindacali come stipare i lavoratori. Dobbiamo essere soddisfatti di ciò? Noi no!