Toscana - Entrate, come ci giudicheranno i commercialisti?

Firenze -

Questa settimana in DR Toscana sono stati illustrati, ai direttori provinciali, i contenuti di un protocollo regionale sottoscritto tra l'Agenzia delle Entrate e l'albo dei Commercialisti che potranno segnalare comportamenti non corretti dei lavoratori di questa Agenzia.

Leggendo il documento noterete l’inquietante previsione delle segnalazioni dei comportamenti dei funzionari.

Non bastavano i direttori, le Posizioni Organizzative, gli incarichi di responsabilità, i controlli interni, il Whistleblowing, l'audit regionale e quello nazionale a tenere sotto osservazione i lavoratori di questa agenzia, adesso le segnalazioni sui comportamenti scorretti o sospetti possono arrivare dall’esterno, da parte dei commercialisti ... notoriamente controparte assolutamente oggettiva e che non ha  nessun coinvolgimento professionale/personale nei rapporti con l’ Amministrazione Finanziaria, nessun “conflitto di interessi”. Scusate il sarcasmo ma queste notizie ci mettono in preoccupante allarme.

A noi sembra che la segnalazione sui comportamenti dei lavoratori in un protocollo regionale, non c’entra proprio nulla, e che esponga solo i lavoratori a possibili ricatti e ulteriori minacce, che si aggiungono a quelle sviluppate da campagne stampa diffamatorie.

Tra l’altro ricordiamo che l’amministrazione ha affermato, in un documento ufficiale, che cittadini e professionisti sono autorizzati a riprendere gli incontri/contraddittori effettuati con l’amministrazione, anche all’insaputa del funzionario, in spregio alle norme sulla privacy.

Il tavolo regionale viene creato per istituire una piattaforma dove aumentare l’informatizzazione dell’intero sistema fiscale, per rendere più semplici e snelle le varie procedure, soprattutto relative all’area servizi, che vengono svolte dall'Agenzia. In tutto questo cosa c’entra l’acquisizione di informazioni su comportamenti dei funzionari, che ben sappiamo possono riguardare l’eventuale utilizzo dell’azione disciplinare. A tutela del contribuente c’è già il Garante, organo terzo che è in grado di valutare la condotta dei funzionari. Dare la possibilità AI PROFESSIONISTI DI CONTROPARTE di fare una mera segnalazione che può dar luogo all’ avvio dell’azione disciplinare verso un funzionario ci sembra MOLTO pericoloso. 

Crediamo sia ingiusto ed offensivo per tutte le lavoratrici ed i lavoratori dell'Agenzia delle Entrate che il nostro datore di lavoro solleciti coloro che vengono controllati a denigrare i propri dipendenti creando un enorme conflitto di interessi e al tempo stesso appare evidente l’ammissione di incapacità dell'Amministrazione, che si affida alle segnalazioni di soggetti che hanno un interesse nel parlar male dei funzionari.