Entrate - Disagio ai CAM e le soluzioni tampone

Roma -

ll 5 maggio l'amministrazione si è presentata al tavolo senza un'idea su come affrontare il problema dei CAM rivolgendo candidamente alle organizzazioni sindacali la richiesta di presentare le loro proposte.

 

Come USB abbiamo sviluppato un ragionamento volto a legare la generale condizione nella quale versa il mondo dei servizi fiscali con le specificità dei CAM.

 

In questi ultimi anni sono stati chiusi più di 100 uffici, anche col placet delle OO.SS compiacenti: a questa drastica riduzione della presenza dell’Agenazia sul territorio si è poi pensato di ovviare aumentando l’orario di apertura degli sportelli, peggiorando le già difficili condizioni dei front office e mettendo una toppa che invece ha allargato il buco.

 

Nel contempo sempre più lavorazioni sono state riversate sui CAM sovraesponendo i consulenti telefonici, rendendo l’assistenza telefonica da assistenza al contribuente a carattere generale a vera e propria consulenza dei consulenti, con criticità relative anche al trattamento dei dati sensibili. L’informativa sul geoportale è stata quindi la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

E la riorganizzazione che si profila all’orizzonte non annuncia nulla di buono, specie per l'area servizi perché l’esperienza ci insegna che ogni riorganizzazione comporta sempre per lavoratori chiusure di uffici, mobilità e disagi.

 

Fatte queste premesse necessarie per inquadrare correttamente il problema, come USB abbiamo richiesto di sospendere subito il servizio di informazione del Geoportale sia per rispetto alla mobilitazione messa in campo dai lavoratori, sia perché perché crediamo che per avviare un confronto sereno occorra partire col piede giusto sgomberando il campo da elementi (appunto l’informativa che estende le competenze del CAM in ambito catastale) che determinano tensione e rischiano di viziare il confronto stesso. Ci è stato incredibilmente risposto che in realtà non è pervenuta nessuna richiesta di consulenza sul Geoportale, per cui non occorre procedere a sospendere il contenuto dell’informativa....

 

Rileviamo che CGIL,CISL,UIL e SALFI stanno provando a barattare l'aumento dei carichi di lavoro (del quale ribadiamo quella del Geoportale è la punta di un iceberg) con un aumento dell'indennità pagata sempre con il fondo dei lavoratori, con qualche vaga promessa e con qualche unità da spostare qua e la,

Insomma soluzioni tampone utili solo a nascondere la polvere sotto il tappeto per permettere all’amministrazione di continuare ad operare come ha sempre fatto continuando ad aumentare i carichi di lavoro e le competenze dei lavoratori del CAM.

 

Occorrerebbe un ragionamento complessivo sul futuro e sul destino dei servi fiscali, sul potenziamento di questo settore anche attraverso un concorso ad hoc, sulla necessità di riconoscere le professionalità dei lavoratori.

 

Nell'immediato e nello specifico sospendere il contenuto dell'informativa sul geoportale sarebbe un primo chiaro segnale di voler veramente mettere mano alle questioni; continuare a rimandare e promettere a vuoto serve solo a far passare l'estate sperando che i lavoratori si rassegnino magari nell'illusione di ricevere un obolo aggiuntivo in cambio dei propri diritti e della propria professionalità. E' il gioco dell'amministrazione al quale CGIL,CISL,UIL e Salfi non esitano a prestarsi.