Lombardia - Entrate, più lavoro e meno soldi in tasca ai lavoratori

Milano -

L’USB denuncia l’ennesima ingiustizia contro i lavoratori delle Agenzie Fiscali, segnalata da vari uffici della D.R. Lombardia; al termine della contrattazione del Fondo per la produttività 2015, avvenuta con un ritardo che aumenta ogni anno, abbiamo avuto la brutta sorpresa di una considerevole diminuzione degli importi, fin anche la metà rispetto all’anno 2014.

Le precarie condizioni economiche dovute a dieci anni di blocco contrattuale, i miseri 85 euro lordi (che per molti diventeranno 64 da gennaio 2019, grazie al famigerato elemento perequativo) del CCLN 2016- 2018 e i continui aumenti delle tariffe, ci espongono sempre di più al rischio povertà.

Mentre viviamo il disagio di una vita lavorativa ed economica sempre più precaria, le cifre del debito pubblico in persistente aumento svelano che la logica di questa crisi è la concentrazione della ricchezza in mano a pochi.

Le scelte fiscali passate o future come la voluntary, i condoni e la flat tax, hanno dato origine a questi problemi e la continuità di queste sciagurate scelte rende superflua l’esistenza dell’Agenzia delle Entrate (la sospensione del concorso per l’assunzione di nuovi funzionari va in questa direzione).

Aumentare il nostro salario significa riconoscere che il nostro lavoro è il nobile artefice dell’equità fiscale richiesta dall’articolo 53 della Costituzione. L’attacco totale alle condizione di vita di tutti noi dimostra che i tempi sono maturi per aprire nuovi conflitti sindacali per difendere le nostre capacità e la nostra funzione.

Organizziamoci con determinazione sui posti di lavoro, ridiamo parola ai nostri diritti, pianifichiamo forme di lotta collettive, prepariamo uno sciopero condiviso per riprenderci la dignità e la speranza nel futuro.

     

CHI LOTTA PUO’ ANCHE PERDERE

CHI NON LOTTA HA GIA’ PERSO!