Puglia - Dogane e Monopoli, I LADRI DI DEMOCRAZIA FUGGONO … A MANI VUOTE

Bari -

Ancora una volta a Bari i cosiddetti “sindacati firmatari” hanno fornito prova della loro povertà di argomenti e del disinteresse rispetto a ciò che sta accadendo ai lavoratori. Il 31 luglio scorso a Bari il Direttore della Direzione Interregionale delle Dogane ha convocato tutte le OO.SS. per illustrare la prossima riorganizzazione degli Uffici. Precisando che con tale convocazione la parte pubblica “ritiene di dare maggiore propagazione convocando le rappresentanze in indirizzo a un mero incontro divulgativo”.

L’incontro sindacale è iniziato con l’intervento introduttivo del direttore della DID, che ha illustrato il lacunoso piano di riorganizzazione, infatti, la spiegazione dei vari punti (nuovi Uffici, SOT, competenze territoriali) si fermava sempre e ometteva di pronunciarsi circa la gestione del personale all’interno del processo di accorpamento (Dogane e Monopoli).

Dopo la relazione della parte pubblica e l’intervento del rappresentante FLP, la CGIL prende la parola e inizia evidenziando di essere firmataria del CCNL. Consegna una nota al Direttore e chiede la convocazione, per fine Agosto, di un nuovo incontro solo con i “sindacati firmatari”. Dopo la CGIL, in rapida sequenza, intervengono CISL e SALFI per evidenziare che la richiesta di un incontro, solo con i firmatari, è unitaria.

Prende la parola l’USB e inizia a entrare nel merito delle difficoltà che il processo di riorganizzazione potrebbe determinare per il personale (mobilità, formazione, ecc.).

A questo punto, dopo un rapido brusio, i rappresentanti dei “sindacati firmatari” abbandonano il tavolo. L’USB riprende l’intervento stigmatizzando l’accaduto. Ennesima prova che i cosiddetti firmatari non hanno letto il contratto che hanno firmato o, se letto, non l’hanno capito, infatti, la convocazione della DID parla di “un mero incontro divulgativo” su una materia oggetto d’informativa sindacale. Accecati dal rifiuto e intolleranza rispetto al confronto democratico, CGIL, CISL, UIL e SALFI non si rendono conto che l’informativa sindacale deve essere garantita anche a chi, come USB, non ha siglato il CCNL.

Ovviamente, l'incontro è continuato e poiché ciò che ci sta a cuore è il benessere dei lavoratori, abbiamo chiesto al Direttore di attivare una mobilità volontaria, di prevedere la formazione per tutti quelli che saranno destinati di nuove attività e infine di coinvolgere i lavoratori nelle scelte dell'allocazione degli Uffici. Abbiamo espresso, ad esempio, forti perplessità sull'ampliamento dell'Interporto, in quanto non ci risulta che sia una sede ambita dai lavoratori, come pure non riteniamo che si possa chiudere la Sot di Molfetta, per le ben note difficoltà di alcuni dipendenti in servizio presso quella sede e perché non ci risulta che non ci sia attività, come invece affermato dal Direttore. 

Il Direttore ha risposto che ha già personale disposto a prestare servizio presso l'interporto e che è molto ottimista sull'espansione di quella sede. Per quanto riguarda la Sot di Molfetta ha confermato l'intenzione della soppressione, ma ha invitato le OO.SS. (presenti) a segnalargli eventuali criticità ed esigenze del personale che vi presta servizio. La riunione è terminata con la richiesta di un incontro (con tutte le OO.SS. rappresentative) per affrontare e risolvere le ripercussioni che la riorganizzazione avrà sui lavoratori, tutti. 

Dopo il ripetersi alla DID di Bari di quanto già avvenuto alla DR Entrate della Puglia, appare chiaro che ai firmatari del più brutto contratto degli ultimi anni più che le problematiche del personale, interessa rivendicare il loro presunto monopolio della rappresentatività. Un monopolio non confermato dalle adesioni e dai voti, ma da un’illegittima disposizione contrattuale.

ABBERRANTE!