LAZIO - Entrate, Conclusione Fondo 2015, PEGGIO NON POTEVANO FARE

Roma -

Venerdì 10 agosto 2018 è stato siglato in DRL l’ accordo riguardante la
distribuzione del Fondo per le Politiche di Sviluppo delle Risorse Umane e
per la Produttività anno 2015 per il personale della Direzione Regionale
Lazio.


Dopo aver bloccato il tavolo sindacale per più di un mese al fine di trovare
una soluzione all’ annoso problema, che da anni USB denuncia, della non
cumulabilità delle indennità , così come previsto dal art. 28 comma 3 del
CCNL 2002 nonché dall’ Accordo Nazionale sulla ripartizione del Fondo
2015, CGIL CISL CONFSAL e FLP hanno accettato e sottoscritto
incondizionatamente e totalmente al buio la proposta dell’Amministrazione
che:
- prevede la cumulabilità delle indennità
- ripartisce il residuo del fondo di sede a tutto il personale con i criteri della
produttività (altro che duplicazione)
, facendo una piccola “elemosina” bontà
loro, per i parametri più bassi , mentre USB aveva proposto di destinare il
residuo di detto fondo per remunerare tutte quelle lavorazioni non
destinatarie di alcuna indennità in modo da garantire la tenuta delle
retribuzioni di tutti i lavoratori.


Ancora una volta le scelte organizzative prese unilateralmente dall’Amministrazione vengono fatte gravare sulle risorse economiche di tutto il personale, il salario accessorio, che non finiremo mai di ricordare è finanziato direttamente e indirettamente con i soldi di tutti i lavoratori continua ad essere usato come criterio premiante in modo del tutto discrezionale per premiare i pochi a scapito dei molti , continuando così a perpetrare la politica del “cerchio magico”.


Noi crediamo, al contrario, che debba essere valorizzato l’impegno che tutto il personale presta ogni giorno nell’assolvere al proprio lavoro con professionalità e competenza e grazie al quale vengono raggiunti i tanto agognati obbiettivi.


Anche questa volta si è persa l’occasione per provare ad invertire la tendenza e sottrarre le politiche retributive all’insopportabile arbitrio dell’ Amministrazione.


Insomma un brutto accordo siglato che porta la forbice retributiva a livelli insostenibili e che dimostra ancora una volta come le OO.SS, che l’hanno sottoscritto, svolgano ormai un ruolo prettamente notarile nell’avallare e accompagnare decisioni di fatto imposte dall’Amministrazione.