Sicilia - Entrate, progressioni economiche e riserva del 7%: "NOI PER IL MERITO?"

Palermo -

Dopo la tanto attesa pubblicazione delle graduatorie per la Procedura selettiva di sviluppo economico del personale, a mente fredda si rendono necessarie alcune impietose considerazioni.

Una procedura gestita male fin dall’inizio, caratterizzata da ritardi, mancanza di dati e inesattezze che hanno generato moltissime segnalazioni da parte dei lavoratori. Nonostante le segnalazioni già espletate, inoltre, le problematiche emerse in fase di partecipazione alla procedura sembrano non essere del tutto risolte. Ancora oggi diversi colleghi ci hanno contattato lamentando errori nel conteggio della propria posizione.

In tale situazione, tuttavia, dove l’inadeguatezza gestionale l’ha fatta da padrone, l’amministrazione riscopre la sua proverbiale efficienza svizzera nell’individuare e premiare il “merito”. In particolare in Sicilia accade che, visionando le schede motivazionali del personale di terza area rientrante nella riserva del 7%, circa il 78% dei “meritevoli” sia (o sia stato) titolare di incarichi di responsabilità a vario titolo; tra questi anche Direttori di UT, ex incaricati dirigenziali, Capi ufficio e Capi area.

Ebbene sì, il 78%! un esito bulgaro che rende superflua qualsiasi analisi e crea un paradosso, laddove la trasparenza nella pubblicazione delle schede di valutazione non conosce decenza.

Con questo breve comunicato non vogliamo tuttavia gridare allo scandalo, chi ha esperienza in questa amministrazione non può certo scandalizzarsi per l’esito normale delle cose. Vogliamo solo ribadire quanto sostenuto in tutte le sedi, di fronte alla controparte o nelle assemblee con i lavoratori, la nostra contrarietà assoluta alla propaganda meritocratica e alla valutazione discrezionale del dirigente, alla competizione al ribasso tra colleghi, rivendicando la necessità di passaggi economici e opportunità di carriera uguali per tutto il personale.

La riserva del 7% prevista nell’accordo sulle progressioni economiche è frutto di questa deriva, un sistema a vantaggio di pochi con la partecipazione complice delle OO.SS. firmatarie. Sta a noi tutti rompere questo meccanismo!