Argomento:

Comma 165: un accordo utile solo a ratificare le scelte altrui

Roma -

Ieri si è tenuta la discussione per la ripartizione delle risorse del cosiddetto “comma 165” per le annualità 2005/06 tra le singole Agenzie Fiscali  e i Monopoli di Stato. Riportiamo di seguito la tabella di ripartizione, che noi non abbiamo sottoscritto, confrontata con quella del decreto di ripartizione del 2004.

Come vedrete, balzano subito all’occhio due cose:

1. il notevole taglio di risorse per cui per due annualità, di fatto, il totale è quasi uguale a quello dell’anno 2004;

2. le differenze delle percentuali della cifra totale attribuita alle singole Agenzie.

 

Annualità 2005 e 2006

Annualità 2004

Agenzia Entrate

200.000.000

211.200.000

Agenzia Dogane

52.000.000

34.600.000

Agenzia Territorio

45.000.000

37.100.000

Agenzia Demanio

4.000.000

3.300.000

Totale Agenzie

301.000.000

286.200.000

Monopoli di Stato

6.500.000

5.700.000

 

Abbiamo constatato (e sottolineato) la gravità del mancato coinvolgimento dei direttori di Agenzie e Monopoli al tavolo di ieri, visto che le cifre dovrebbero essere distribuite tra le singole Agenzie in modo “coerente al contributo fornito da ogni singola Agenzia al raggiungimento degli obiettivi”… Saremmo stati anche d’accordo nella scelta di un principio che, pur riaffermando la centralità dell’Agenzia delle Entrate, si orientasse verso un riequilibrio tra le varie Agenzie.

Nella realtà si è scelto di non adottare alcun criterio, dimostrando ancora una volta l’arbitrarietà della norma. Alcune Agenzie (Agenzia delle Entrate) hanno visto i propri fondi diminuire considerevolmente, altre aumentare le somme loro destinate. Non c’è alcuna coerenza in questa scelta anche perché ci sembra evidente la volontà di punire l’Agenzia del Territorio.

Ci chiediamo, ad esempio, perché l’Agenzia del Demanio, ora privatizzata, partecipa in modo così eclatante alla spartizione? Perché si aumentano percentualmente i fondi a fronte di una forte diminuzione del personale? Si evince che, percentualmente, l’Agenzia del Demanio ha riscosso molto più delle Entrate, tanto che un lavoratore (ora soggetto a contratto privato) merita un “premio” molto elevato. Forse sarebbe stato giusto stornare una parte importante di questi fondi e destinarla all’Agenzia del Territorio. E, soprattutto, non si capisce quali siano le garanzie che l’Agenzia del Demanio destini questi fondi realmente al personale “optante”.

La norma non prevede la necessità di un accordo per “sbloccare” le risorse del comma 165. Bastava assegnarle con decreto. Quindi, vista l’assenza di criteri chiari ed il notevole taglio alle risorse, l’accordo di ieri significa che i sindacati firmatari concordano proprio su queste cose e che quando si parla di “efficienza, efficacia, economicità, di produttività e di raggiungimento degli obiettivi” lo si fa a senso unico, sui lavoratori. Quando questi criteri devono essere adottati da parte politica e sindacati “responsabili” allora emergono “motivazioni occulte” che lo impediscono.

E che dire del mancato impegno formale da parte dell’autorità politica ad aprire un tavolo di confronto per rivedere radicalmente l’impianto normativo del comma 165?

Oltre 17.000 lavoratori hanno sottoscritto una petizione da noi consegnata al Vice Ministro Visco e ai Direttori delle Agenzie. A parole tutti ci dicono che abbiamo ragione, che non è giusto mantenere un sistema che rende incerte importi e tempi di erogazione ai lavoratori che hanno conseguito tutti gli obiettivi loro assegnati dalla Convenzione con il Ministero. Ma, quando si tratta di prendere un impegno scritto, si preferisce rinviare, e continuare con le promesse.

Ora proveranno a rabbonirci con promesse di pagamenti veloci. Invitiamo tutti ad annotarsi queste promesse, per ricordarle in futuro. Noi sappiamo (e tutti lo sanno) che questi soldi finiranno nel calderone dei Fondi Politiche Sviluppo. Ci sarà poi chi li vorrà usare per pagare le varie “posizioni organizzative e di responsabilità” magari a discapito della progressione economica per tutto il personale; chi per retribuire RSP e indennità varie, dopo aver rinviato, per mancanza di fondi, l’indennità di obiettivo istituzionale del 2006.

Al Ministero dell’Economia e Finanze intanto, si va verso il pagamento immediato del 70% di queste somme sulla base delle presenze e del parametro stipendiale… anche in questo caso, due pesi e due misure. Per noi, invece, la misura è colma (...)


MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE FISCALI

II giorno 10 maggio 2007, presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, Piazza Mastai, 12, si sono riunite la delegazione di parte pubblica ed i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali nazionali del personale dirigente dell'Area VI e delle aree professionali del comparto Agenzie Fiscali, nonché del personale dirigente dell' Area I e delle aree professionali dell' Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato - comparto aziende.
LE PARTI CONCORDANO
che le somme di cui ai decreti ministeriali del 29/12/2006 e dell'8 marzo 2007, destinate, ai sensi dell'art. 12 del decreto legge n. 79/1997 e successive modificazioni e integrazioni - per gli anni 2006 e 2005 sulla base delle risultanze degli anni 2005 e 2004 - all'incentivazione del personale delle Agenzie fiscali e dell' Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, tenuto conto del personale destinatario e del contributo degli Uffici, debbano essere ripartite nel seguente modo:
Importo totale assegnato: euro 307.500.000,00

Agenzia Entrate    200.000.000      
Agenzia Dogane    52.000.000      
Agenzia Territorio    45.000.000      
Agenzia Demanio    4.000.000      
Totale Agenzie    301.000.000      
Monopoli di Stato    6.500.000     

Roma, 10 maggio 2007

DELEGAZIONE DI PARTE PUBBLICA

ORGANIZZAZIONI SINDACALI
AREE FUNZIONALI (CGIL - CISL - UIL - INTESA)
AREA DELLA DIRIGENZA (CGIL - CISL - UIL - DIRSTAT - CIDA)


Nota all'accordo sulla ripartizione del comma 165 del 10 maggio 2007
La FLP Finanze e le RdB P.I. non firmano il presente accordo per i seguenti motivi:

  • Non c'è alcun impegno formale da parte dell'autorità politica ad aprire un tavolo di confronto sul sistema di finanziamento del comma 165 che, dal 2007, non precede più l' erogazione certa di somme ai lavoratori;
  • Non sono indicati nell'accordo, a differenza di quanto previsto dall'articolo 3 del Decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, né i tempi né le modalità di erogazione delle somme ai lavoratori;
  • Non sono esplicitati i criteri di riparto tra le agenzie. Si aggira, pertanto, la norma senza spiegare perché ci sono agenzie che vedono i fondi loro attribuiti diminuire vistosamente (Agenzia delle Entrate) e altre che vedono notevolmente aumentare i fondi loro destinati; Vengono assegnati all' Agenzia del Demanio più fondi, in percentuale, rispetto a tutte le altre agenzie senza che vi sia garanzia alcuna che i fondi vengano erogati al personale "optante".

Roma, 10 maggio 2007

Il Coordinamento Nazionale FLP FINANZE - Il Coordinamento Nazionale RdB P.I. Finanze