Piemonte - Entrate, Presidio contro la chiusura di Avigliana

Torino -

Si è svolto ieri davanti all’ufficio di Avigliana il presidio  per il mantenimento sul territorio dello sportello decentrato che da oltre 10 anni è punto di riferimento per i cittadini della Bassa Val di Susa.

 

Durante il presidio che ha visto la partecipazione sia dei lavoratori che dei residenti , oltre che informare  i cittadini  sulla scellerata volontà da parte dei Dirigenti dell’Agenzia delle Entrate di chiudere un ufficio  i cui costi  già da un anno sono  quasi interamente sostenuti dai comuni , si sono continuate a raccogliere firme a sostegno della permanenza di tale servizio sul territorio.

 

Inoltre  una delegazione di amministratori locali presenti al presidio ha, ancora una volta , confermato l’impegno e l’interesse affinchè  l’ufficio fiscale rimanga sul territorio per continuare a fornire un servizio pubblico efficiente e vicino ai cittadini.  Hanno anche messo in risalto come la chiusura dell’ufficio di Avigliana  comporterà inevitabilmente un aumento della pressione dell’utenza su Rivoli, con il rischio di un incremento di code in quella sede e con conseguenze negative anche sulla mobilità sostenibile. La sede di Avigliana  era infatti diventata un punto di riferimento per molti cittadini anche per la presenza della stazione ferroviaria.

 

Lo stato di agitazione  continuerà nella convinzione di portar avanti una giusta battaglia in  difesa di un servizio pubblico che si vuole  sottrarre ai cittadini ed in difesa della professionalità e della dignità dei lavoratori.

 

Altre sigle sindacali (Cgil, UIL, Salfi), sin dal  giorno in cui l’amministrazione ha comunicato la volontà di chiudere,  hanno  assecondato acriticamente  l’Amministrazione, in linea con l’accordo sindacale nazionale non sottoscritto dalla sola USB,  prospettando ai lavoratori dell’ufficio l’inevitabilità della chiusura ma (grande conquista!!! ) la possibilità per loro di poter scegliere una qualsiasi altra sede nell’ambito della stessa Direzione Provinciale.

Siamo sicuri che non siano questi i sindacati di cui hanno bisogno i lavoratori.