Puglia - Entrate, AAA CERCASI IMMOBILE e ... qualcuno in grado di assumersi le proprie responsabilità

Bari -

Il 4 e 11 marzo u.s. si sono tenuti due incontri tra OO.SS. e la Direzione Regionale Puglia dell’Agenzia delle Entrate, per discutere dei problemi derivanti dall’accorpamento dell’Ufficio del Territorio di Lecce e di quelli relativi agli immobili delle Direzioni Provinciali di Brindisi e Foggia.

 

Il leitmotiv ricorrente è stato: MANCANO I FONDI !!!

La Spending Review impone, bisogna ridurre la spesa…etc. etc.

Questo un "breve" resoconto delle riunioni!

 

LECCE

 

Le criticità derivanti dal trasloco della Conservatoria RR.II. di Lecce sono state ammesse e riconosciute da tutti, sia dalla parte pubblica che da quella sindacale, insieme agli assurdi problemi igienico-ambientali a cui la direzione ha cercato di dare risposta soltanto fornendo mascherine e guanti ma, si è impegnata a risolverle, nel limite delle sue competenze, intervenendo sulle opere urgenti (es. l’impianto di areazione).

 

Per quel che riguarda il trasloco non è stato possibile conoscere, nei dettagli, il progetto definitivo di tali operazioni. Quindi non è stato possibile conoscere quanto gravoso sarà l’impegno richiesto alle impiegate e impiegati dell’Ufficio. Quel che è indubbio è l’aumento del lavoro che sarà richiesto per il “necessario” raggiungimento degli obiettivi. Il punto centrale della trattativa è stato come retribuire il lavoro “straordinario” in cui s’intende impegnare i dipendenti dell’ufficio.

 

Abbiamo appreso che per il 2014, non erano state previste ore di lavoro straordinario, né richiesti i fondi per retribuirlo. Il Direttore regionale ha assicurato di aver provveduto a richiedere ed ottenere fondi dalla D.C ma, ha subito aggiunto che le risorse disponibili certamente non saranno sufficienti.

 

A questo punto, come un coniglio dal cilindro, è stata fatta uscire la solita proposta, quella di retribuire lo straordinario prelevando il necessario dal fondo di sede 2014. Un fondo incerto che se stanziato non arriverà prima del 2016.

 

L’USB ha fatto notare che non è possibile creare attese di retribuzione basate su fondi incerti e da liquidare a distanza di due anni.

 

Infine, è stato programmato un successivo incontro così da consentire alle OO.SS. di conoscere il progetto definitivo e valutare meglio le soluzioni proposte.

 

BRINDISI

 

A distanza di anni la ricerca di uno stabile per allocare gli Uffici della Direzione Provinciale delle Entrate di Brindisi è semplicemente ancora al punto di partenza. La possibilità, infatti, di edificare la nuova sede su un terreno ritenuto idoneo dall’esito della prima apposita gara, è tramontata dopo il fallimento della ditta aggiudicatrice.

 

In ogni caso, quello che a noi è apparso più assurdo e grave, è la scoperta che i problemi di staticità dell’immobile che attualmente ospita gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate di Brindisi, erano noti dal 2004 sia al Demanio – proprietario dell’immobile – che alla Direzione dell’A.E. di Brindisi. Da quando, cioè, il sindaco di Brindisi ha comunicato loro che: «A seguito dell’intervento effettuato dal personale tecnico …, sono state riscontrate lesioni pregresse … che fanno presupporre dei movimenti di assestamento in atto; … considerato che …, per la medesima situazione ha già emesso un provvedimento di Diffida Dirigenziale (del 2002 n.d.r.), con il quale intimava l’accertamento di eventuali movimenti in atto … e la presenza di eventuali pericoli per la pubblica e privata incolumità, con l’obbligo di presentare … le risultanze di detto accertamento, ORDINAVA … in caso di accertato pericolo, … di sgombrare e far sgombrare, senza alcun indugio, l’intero stabile in attesa che venga reso nuovamente agibile. …».

 

Dopo essere venuti a conoscenza di questa ordinanza la delegazione dell’USB ha sfogliato rapidamente il “documento della sicurezza e valutazione dei rischi” della DPE di Brindisi, redatto il 21/12/2012, e ha constatato che al punto “caratteristiche generali dei luoghi di lavoro” non si fa parola né dell’ordinanza del Sindaco né delle eventuali verifiche fatte, e il tutto è stato ridotto ad assurde e opportuniste descrizioni, del tipo: “L’immobile risulta fatiscente nello stato di conservazione e di decoro per mancanza di interventi nel corso degli anni (costruzione 1945 – 1950 n.d.r.). Da un esame visivo gli ELEMENTI COSTRUTTIVI PRIMARI … pur sembrando idonei a sopportare i carichi presenti, evidenziano notevoli criticità legate a crepe e fessure significative nei muri e fori nei soffitti.”

 

Come USB abbiamo subito evidenziato quanto ambiguo e addirittura colposo ci sembrava il fatto di aver taciuto un’ordinanza di sgombero, seppure subordinata a delle ulteriori verifiche e il ridurre il tutto a considerazioni scaturenti da “UN ESAME VISIVO”.

 

Abbiamo ricordato che le responsabilità penali su tali questioni sono del datore di lavoro e del Responsabile del servizio sicurezza e abbiamo chiesto copia dell’ordinanza del sindaco del 2004, oltre a quant’altro possa servire a valutare l’attuale stato dell’immobile e i pericoli che quotidianamente corrono i dipendenti.

 

Per quel che riguarda l’igiene ambientale, la parte pubblica ha riconosciuto l’inutilità degli sporadici interventi di derattizzazione, considerando che lo stabile è circondato da fabbricati abbandonati e fatiscenti da cui migrano ratti e altri animali.

 

FOGGIA

 

Ancora una volta, le risposte dalla seconda gara per reperire un immobile adeguato ad ospitare gli uffici di Foggia, non sono arrivate. Si attende, pertanto, che la D.C. dichiari la chiusura negativa della gara al fine di avviare una nuova ricerca.

 

Il Direttore Regionale ha comunicato che è sua intenzione cercare il nuovo stabile nella costruenda cittadella finanziaria e che, in attesa che questa possibilità si renda concreta, si sono avviati i contatti e si è richiesto un incontro al proprietario dell’edificio che ospita attualmente gli uffici per chiedergli d’intervenire e risolvere le criticità dello stabile.

 

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Alla luce di quanto emerso dagli incontri, è chiaro che tutte le sedi dell’Agenzia della Puglia sono accomunate dai problemi legati alle carenti condizioni igieniche, ragion per cui è stata richiesta la rivisitazione dei contratti di appalto dei servizi.

 

L’USB NON ACCETTA LA TENDENZA A MINIMIZZARE I PROBLEMI ED A “RASSICURARE” I SINDACATI, CONFIDANDO CHE TRAMITE ALCUNI DI LORO SI POSSANO "TRANQUILLIZZARE" TUTTI I LAVORATORI.

 

L’attendismo della Direzione Regionale – Conferenza dei servizi – non è una prospettiva ammissibile, in gioco non c’è soltanto la salubrità dell’ambiente di lavoro, ma la sicurezza sia fisica e di vita dei colleghi.

 

Il colmo, in uno dei vari incontri, è stato raggiunto quando qualcuno, con disarmante noncuranza, ha tentato di giustificare persino il non funzionamento dell’impianto antincendio di un ufficio per la mancanza di fondi per ricaricare gli estintori. Abbiamo fatto notare che con questa indecente giustificazione si assolverebbero anche i Riva, per l’inquinamento di Taranto, e che l’USB non può accettare tale situazione.

 

PER QUESTI MOTIVI ABBIAMO CHIESTO LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER ANALIZZARE I SINGOLI CASI ED EVENTUALMENTE PRESENTARE LE DENUNCE OPPORTUNE ALLE AUTORITÀ COMPETENTI, RISERVANDOCI LA FACOLTÀ DI AVVIARE UNA VERTENZA CHE COINVOLGA TUTTI I LAVORATORI !