Lazio - Entrate, la Green Card di Renzi e le necessità di uno sciopero

Roma -

Dall’assemblea convocata dal neo Direttore Regionale Leonardo Zammarchi, con l’ordine del giorno rigidamente impostato in modalità “informativa”,  ieri sono emerse le specifiche attuative delle opere in tema di spending review, previste per questo autunno (caldo) ed il prossimo futuro … caldissimo.

 

Alle domande sull’applicazione del DL 66/2014 che prevede un ridimensionamento pari al 50% della spesa per le locazioni passive dei fabbricati  sede degli uffici delle PA e del 30% dello spazio di tali sedi, la risposta è stata perentoria: Tutti i locatori (privati) che non accetteranno le proposte di ridimensionamento dei contratti di affitto da parte della PA, riceveranno avviso di recesso.

 

Dopo aver rimarcato le diaboliche dinamiche per le quali l’Amministrazione si sia trovata a dover pagare affitti miliardari dopo aver “cartolarizzato” a cifre ridicole gli immobili di cui era proprietaria, l’USB ha palesato tutti i propri dubbi relativi soprattutto al reale risparmio realizzato grazie a tali manovre.

 

Le tristemente note “lacrime e sangue” che i passati governi filo Fmi/Bce hanno promesso e soprattutto mantenuto, si materializzano ora sotto una nuova veste, colpire e polverizzare i diritti dei lavoratori (meglio se pubblici) sugli spazi vitali di lavoro. Cosicché appaia più difficile risalire, un po’ come nel caso dei conti off-shore, al vero intento di chi governa: far pagare ai lavoratori il proprio lavoro!

 

Emerge infatti che a fronte di prospettive di risparmio fantasmagoriche, la proiezione di tale risparmio è del tutto irrisoria e con cifre relative al Lazio, secondo quanto dichiarato, del tutto insufficienti,  condite con la speranza che il resto dell’Italia compensi i nostri mancati risparmi!

 

La programmata chiusura di sedi, gli accorpamenti ed il peggioramento delle condizioni generali di lavoro causeranno problemi di ogni tipo a fronte di risparmi minimi. Ne deriva quindi che il lavoratore pagherà  la green card di Renzi per l’Europa, sia in termini di aggravamento delle condizioni lavorative, sia in termini di aumento di spese ma anche in termini di riduzione degli stanziamenti destinati agli uffici, cosi come prevede il DL 66/14 all’art.24, dove si specifica che nel caso i risparmi non raggiungeranno la cifra del 50% i fondi agli uffici saranno proporzionalmente decurtati.

 

Anche per questo il 24 ottobre oltre a scioperare saremo in piazza dell'Esquilino dalle ore 9.30 a Roma a manifestare tutto il nostro dissenso.