Lazio - Dogane, valutazione ... come volevasi dimostrare

Roma -

Dopo la lettera del 20/01/2014 nella quale chiedevamo delucidazioni circa la richiesta della relazione sulle attività svolte nell’anno 2014 da parte del personale  vista la risposta da parte della Direzione Regionale  e la nostra “entusiastica” replica, la vicenda non solo non si è conclusa ma, se è possibile si è ulteriormente complicata ...

 

Insomma  abbiamo assistito alla richiesta di redigere la relazione, a timide ritrattazioni, a ribadire di nuovo le richieste per poi smentirle più o meno apertamente e poi richiedere di nuovo la relazione al personale da valutare ...

 

Vista la confusione generale nella quale si naviga a vista, non ci rimane che prendere atto della dimostrazione di quello che abbiamo da sempre sostenuto: il sistema di valutazione individuale è praticamente inapplicabile alle strutture della Pubblica Amministrazione.

 

Premesso che il nostro NO al sistema di valutazione è sempre stato chiaro e netto, senza se e senza ma, perché crediamo che la produttività debba essere collettiva e soprattutto perché crediamo che questo sistema di fatto non è oggettivo e perché abbiamo sempre temuto potesse partorire aberrazioni tali alle quali,  poi, sarebbe stato difficile porre rimedio!

 

E come volevasi dimostrare eccoci puntuali e precisi di fronte a fatti che ci danno inesorabilmente, purtroppo, ragione.

 

Ma prima di entrare nel dettaglio di certi fatti, ci preme comunque ricordare a tutti i colleghi che il “pericolo” vero che deriva da questo sistema di valutazione non è solo quello di vedersi decurtato o maggiorato il proprio salario accessorio in maniera a dir poco arbitraria, non è solo quello che ci permetterà o meno di accedere alle progressioni economiche ma è soprattutto quel meccanismo a dir poco perverso attraverso il quale sarà riempito il bacino dei candidati  al licenziamento.

 

L’intento, assolutamente mal celato, è quello di costituire quelle black list per le quali sarà finalmente possibile certificare lo scarso rendimento, per le quali si potranno finalmente sbarazzare dell’impiegato considerato “fannullone” (o scomodo?) e fare un grande favore alla comunità tutta liberandola di un cospicuo numero di impiegati pubblici, ormai dipinti quale unico e solo male di questo Paese.

 

Comunque alla fine di tutto, se questi sono i presupposti e le dinamiche di applicazione va da se che questo sistema si è già concluso prima ancora di dare i suoi frutti perché a fronte di relazioni da qualcuno svolte e da qualcuno no, la trasparenza, l’oggettività, l’imparzialità saltano automaticamente … e con loro tutto il sistema!

 

Vigileremo con attenzione per capire il 31 gennaio pv non solo  cosa verrà consegnato all’ufficio omogeneizzazione ma, soprattutto, se gli elementi stessi di valutazione saranno stati UGUALI PER TUTTI.

 

In ogni caso contrasteremo questo sistema con tutti i mezzi a nostra disposizione eventualmente anche quelli legali …