Entrate - Pubblichiamo una lettera inviataci da alcuni lavoratori

Roma -

“siamo un'organizzazione sana, fatta da persone per bene, persone che svolgono un lavoro al servizio del Paese e che non vogliono che il loro stesso onore sia messo a repentaglio da pochi colleghi che violano le norme”

(dichiarazione del Direttore dell’Agenzia delle Entrate)

 

 

Egregia Direttrice,

le parole che lei ha usato per descrivere una realtà vissuta da noi in prima persona presenta molte  lacune

La realtà del nostro lavoro , cara Direttrice, è un po’ diversa …

 

siamo un'organizzazione sana, fatta da persone per bene, persone che svolgono un lavoro al servizio del Paese ma l' Amministrazione, che Lei rappresenta, si è dotata di dirigenti scelti fuori da ogni regola, come la sentenza della Corte Costituzionale ha riconosciuto;

 

siamo un'organizzazione sana, fatta da persone per bene, persone che svolgono un lavoro al servizio del Paese, oltre ogni ragionevole limite per salvare 1.200 incaricati dirigenziali, si ignorano i sacrifici dei restanti 49.000 che lavorano dietro le quinte e che ogni giorno si vedono privare dei diritti più elementari dal permesso per viste mediche al diritto alla carriera;

 

siamo un'organizzazione sana, fatta da persone per bene, persone che svolgono un lavoro al servizio del Paese  nonostante abbiamo i contratti scaduti dal 2009 e chissà per quanto tempo ancora e nonostante politiche retributive che avvantaggiano pochissimi a scapito della stragrande maggioranza del personale;

 

siamo un'organizzazione sana, fatta da persone per bene, persone che svolgono un lavoro al servizio del Paese e che sono anche chiamati a denunciare i propri colleghi attraverso un sistema di whistlerblowing  quando invece il compito di vigilare e prevenire eventuali fenomeni corruttivi dovrebbe essere di competenza dei dirigenti dei quali, la stragrande maggioranza, da voi stessi nominati;

 

“siamo un'organizzazione sana, fatta da persone per bene, persone che svolgono un lavoro al servizio del Paese e che non vogliono che il loro stesso onore sia messo a repentaglio da pochi colleghi che violano le norme”

NOI SIAMO QUESTI, E CI DISSOCIAMO DA PRATICHE ILLEGITTIME CHE POCO HANNO A CHE FARE CON LA TRASPARENZA E L'IMPARZIALITA' CHE DOVREBBE CARATTERIZZARE L'AZIONE AMMINISTRATIVA!!!

 Faremo quello che è lecito per informare pubblicamente tutti …

Lettera firmata