Delega fiscale: un Fisco a misura d'impresa

Roma -

Non vi è più alcun dubbio: le politiche fiscali che il governo Renzi/Padoan stanno mettendo in campo costituiscono un vero e proprio regalo alle banche, alle grandi imprese e ai grandi evasori.

 

Il mese scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato un pacchetto di misure che prevede: la depenalizzazione dell'abuso del diritto, la limitazione del raddoppio dei termini di accertamenti nell’ipotesi di denuncia penale (misura che si può definire un vero e proprio condono mascherato) e altre misure per le imprese di grandi dimensioni che favoriscono il "dialogo" con il Fisco.

 

“L’agenzia delle Entrate diventa di fatto un consulente del contribuente e non solo controllore” ha tuonato entusiasta il Ministro Padoan!

 

Il messaggio è chiaro nella sua palese ingiustizia: al bando i controlli, e, invece, massima disponibilità e collaborazione nei confronti di chi mette in campo comportamenti fiscali in odore di evasione/elusione.

 

Venerdì scorso, invece, è stata la volta invece di altri cinque decreti applicativi della delega fiscale all'interno dei quali spiccano alcune misure che allentano il piano sanzionatorio e allargano le maglie per gli evasori, depenalizzano numerose fattispecie e si traducono in un vero e proprio salvacondotto per comportamenti fraudolenti.

 

Sul versante delle sanzioni amministrative, il contribuente che non ha consegnato la dichiarazione avrà un anno per farlo pagando una sanzione ridotta.

 

Insomma, misure che strizzano l'occhio a comportamenti fraudolenti e che genereranno un ulteriore ammanco di gettito, in un paese che già sconta una spaventosa evasione di circa 160 miliardi annui.

 

Ma tra i decreti applicativi c'è anche il riordino delle Agenzie fiscali.

 

Sul fronte dirigenti si dovrebbe procedere ad una riduzione dell'organico dirigenziale e ad una riattivazione delle procedure concorsuali, mentre la mission delle Agenzie dovrebbe essere orientata verso una maggiore compliance, contribuendo ad accrescere la competitività delle imprese.

 

Il cerchio si chiude: in un paese dilaniato dall'evasione fiscale, si allentano le maglie della lotta all'evasione/elusione e nel contempo si modifica la funzione delle Agenzie fiscali trasformandole da controllori a consulenti delle grandi imprese.

 

Per Renzi si tratta di "un passo avanti gigantesco nella direzione della semplificazione", per noi dell'ennesima dimostrazione che in questo paese le tasse continueranno a pagarle soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati.