Puglia - Entrate, Concorso per i passaggi tra le aree: ABERRANTE MA VERO! AL DANNO LA BEFFA

Bari -

Alla lunga serie di demeriti di cui si copre l'Amministrazione si aggiunge l'evidente incapacità a gestire persino dei “concorsi pubblici”, infatti, ai ripetuti strani “fallimenti” dei concorsi per dirigenti si aggiunge l'assurda situazione che si è creata per il passaggio dalla seconda alla terza area funzionale delle Agenzie delle Entrate, in Puglia, bandito nel 2009.

QUALCOSA NON HA FUNZIONATO!

Il TAR Puglia già nel 2014 annullava le graduatorie di merito del concorso. Successivamente (2016) il Consiglio di Stato confermava tale sentenza e disponeva di procedere al riesame degli elaborati. L'amministrazione nominava una nuova Commissione per la seconda correzione. I lavori di tale Commissione sono terminati il 16 ottobre 2017, giungendo a una nuova e diversa graduatoria di merito. Dopo la pubblicazione, da parte del Direttore Regionale per la Puglia, avvenuta l'11 dicembre 2017, si è proceduto a disporre la “retrocessione nella seconda area funzionale dei colleghi già risultati vincitori, con conseguente caducazione (annullamento) del contratto individuale di lavoro in precedenza sottoscritto”. Dunque, dopo tre anni dalla sentenza del TAR, e quattro anni dalla firma del contratto individuale, una retrocessione causata da una evidente incapacità dell'Amministrazione.

LA BEFFA

Dall'esame della seconda commissioni emergono parti degli elaborati, di alcuni dei partecipanti al concorso, “simili” a quelli di altri. Questo è bastato a fare supporre il “reato di copiatura” e, oltre all'avvio di un procedimento disciplinare – finito, giustamente, in un nulla di fatto – si è proceduto persino a segnalare il supposto reato alla Procura della Repubblica. Questo come conseguenza dell'intervento dell'AUDIT centrale dai cui verbali emerge che, nonostante il corretto operato della Commissione e della vigilanza, alcune parti degli elaborati risultavano fra loro “simili” (sic!). Dunque è stato possibile “copiare”, nonostante l'attenta vigilanza!

Non si dubita della correttezza dell'opera di vigilanza, ma inizia ad emergere la volontà di individuare un capo espiatorio su cui scaricare gli esiti delle sentenze.

La seconda Commissione d'esame inizia i lavori il 7 luglio 2016 e li termine il 16 ottobre 2017 (dopo 15 mesi). Redige le graduatorie finali di merito e i punteggi della seconda graduatoria sono diversi rispetto a quelli della prima, di conseguenza varia la graduatoria dei vincitori. A questo punto la scelta dell'Amministrazione è stata, a distanza di 3 anni dalla sentenza del TAR Puglia (2014) di retrocedere tutti i firmatari dei contratti individuali di inquadramento alla terza area.

I DANNI

Primo danno: i dipendenti di terza area dal 2014 che il 12 dicembre 2017 sono stati retrocessi in seconda area a far data dal 2013, non hanno potuto partecipare ai passaggi di fascia retributiva del 2015, né per la seconda area (erano già in terza) né per la terza (mancanza di anzianità nell'area di appartenenza). I retrocessi, e non confermati vincitori, hanno quindi saldato un passaggio di fascia retributiva che condizionerà tutti i successivi sviluppi della propria carriera professionale.

Secondo danno: l'annullamento degli effetti giuridici del primo contratto individuale di appartenenza alla terza area, nonostante la riconferma come vincitore del concorso e la nuova sottoscrizione (18 dicembre del 2017) di un nuovo contratto individuale potrebbe impedire di partecipare al prossimo passaggi di fascia retributiva di terza area, oltre che la perdita di 3 anni di anzianità nella fascia di appartenenza. Anche questo con danni alla successiva progressione di carriera professionale.

Terzo danno: la probabile esistenza di vincitori del concorso da esterno alla terza area che ha rinunciato a tale concorso perché già inquadrato in terza area con il mantenimento della sede di lavoro.

UN CONCORSO INFAME

Il dispositivo d'approvazione della graduatoria di merito è contestuale alla pubblicazione dell'elenco dei vincitori (11 dicembre 2017) e già il 18 dicembre 2017 è prevista la sottoscrizione dei nuovi contratti individuali. Tanta fretta è finalizzata allo scoraggiare – attenzione non impedire, è sempre possibile – i retrocessi che, giustamente, vorranno conoscere le motivazione del discordante giudizio delle due commissioni e del conseguente diverso punteggio assegnato (accesso agli atti ed eventuali ulteriori ricorsi). Dopo 4 anni dalla sentenza del TAR Puglia tanta fretta è sospetta ed intollerabile, perché finalizzata soltanto ad aggravare i danni subiti da tutti i partecipanti all'infame concorso.

Se si considera che tutta questa storia non ha nessun responsabile (relazione AUDIT centrale) è evidente che siamo a una delle tante situazione Kafkiane a cui l'Agenzia delle Entrate ci ha abituati. Se è vero che si è di fronte a una sentenza del Consiglio di Stato che annulla una graduatoria e, di conseguenza, tutti gli atti da essa derivante, è anche vero, come si è detto, l'evidente esistenza di consistenti danni per tutti i partecipanti al concorso. Tutti, quindi, potrebbero richiederne il legittimo compenso per danno subito, sia i pregressi sia quelli futuri. È evidente una situazione che va oltre la gestione amministrativa e che richiede un intervento politico sindacale, finalizzato non solo alla soluzione del caso ma anche ad evitare il riproporsi di casi simili.

 

In chiusura alla risposta già data per l'invito alla kermesse “Noi per il merito”, non possiamo che aggiungere l'unico grido che nell'immediato ci viene in gola: VERGOGNA …

E a differenza delle altre OO.SS. dichiariamo subito che c'è bisogno di un riconoscimento professionale, salariale e di carriera per tutto il personale, da rendere concreto e certo attraverso l'area unica, proposta dall'USB per il prossimo rinnovo contrattuale. Questo oltre all'impegno dell'USB a seguire tale vicenda nei vari ambiti, dalle future contrattazioni alle eventuali scelte giuridiche a cui i dipendenti dovessero decidere di adire.