Lombardia - Entrate, i lavoratori dell'UPT non sono figli di un Dio minore!

Bergamo -

Le lavoratrici ed i lavoratori dell’UPT sono trattati come se fossero i parenti poveri della DP e per noi tale situazione non è più accettabile.

Non è corretto che a questi lavoratori si paghino incentivi più bassi al Front Office, rispetto a quelli pagati negli Uffici Territoriali, così come non si comprende il diverso trattamento, sempre al ribasso per i dipendenti degli UPT in merito alle verifiche esterne.

Tra poco alcune figure di responsabilità presso l’UPT di Brescia andranno in pensione e se non si sostituiranno con personale capace e preparato, sarà ovvio che le responsabilità e le conseguenze ricadranno su tutto il personale, mentre il Direttore, e con lui la DR, se la vogliono cavare distribuendo deleghe a funzionari che non percepiscono nessuna indennità per la specifica mansione.

È assolutamente necessaria una riorganizzazione dell’ex area Territorio condivisa con RSU e Organizzazioni Sindacali.

A Brescia poi la situazione è particolare a causa di “capi” troppo burocrati e tra l’altro siamo anche sotto osservazione della DR per l’eccessivo contenzioso e le procedure si allungano sempre di più a causa di tutte le motivazioni che ci chiedono di inserire, per scantonare le insidie della legislazione italiana (che non agevola certo il lavoro dei paladini del fisco) ed “ovviamente” i carichi di lavoro non sono diminuiti.

Crediamo che i problemi organizzativi spettino alla dirigenza che è lautamente pagata e che deve predisporre figure intermedie capaci che permettano di dare risposte rapide e sappiano realizzare chiari percorsi organizzativi assumendosi tutte le responsabilità del caso.