Entrate Lazio: … stanno lavorando per noi

Roma -

Ci sono voluti solo 10 minuti per adempiere alla prevista informativa  in DRL, a seguito della pubblicazione dei vincitori della mobilità nazionale del 2015. Il 16/06/2016 ci è stato infatti dato il prospetto contenente i nominativi dei  32 dipendenti con le rispettive assegnazioni, assicurandoci che tutti venivano inviati alle sedi  prescelte  in prima o seconda preferenza.

La questione si è un “pochino” complicata quando siamo passati alla richiesta della mobilità volontaria regionale.

Ricordiamo che in sede di sottoscrizione dell’accordo sulla mobilità volontaria per il personale degli uffici della regione Lazio per il 2014 ci si era dati l’impegno, puntualmente evidenziato nell’ultimo capoverso di detto accordo che, “La prossima procedura di mobilità sarà posta alla discussione del tavolo di contrattazione entro giugno 2015”. Essendo già passato un anno ed essendosi definita la mobilità nazionale credevamo che fosse finita la stagione delle attese per il personale, ma evidentemente ci eravamo illusi. Infatti, candidamente, la nostra direzione ha procrastinato ulteriormente la discussione sulla mobilità, motivandola con la concessione di nuove e più allettanti prospettive di trasferimento in fase di attuazione. A nulla è valsa la nostra insistenza nel ribadire  che forse era proprio questo il motivo e il momento per attivare sin da ora una procedura di mobilità volontaria per il personale, che sarà costretto a seguire i propri uffici con un aggravio in termini di costi,  di tempo e di circolazione attraverso una città che non ha certo bisogno di aiuti al congestionamento.

Pensiamo come al solito ai lavoratori, alle lavoratrici che sostengono cure parentali agli anziani ed ai bambini e a tutti i disagi che quotidianamente affrontiamo.

Il tutto aggravato poi dalla difficoltà che abbiamo in sede di uffici periferici a far percepire ai direttori provinciali il bisogno di una maggior flessibilità e di una apertura alla credibilità dei lavoratori in tema di articolazione dell’orario di lavoro.

Ultima perla di una trattativa surreale è stata l’esternazione del Direttore Regionale Aggiunto sulla nota del Direttore Centrale del Personale in tema di individuazione del responsabile del procedimento: “trattasi di una nota e non di una circolare da applicare”

Difficile ragionare con una Amministrazione che non rispetta né quello che sottoscrive negli accordi né le proprie direttive.