Entrate - Riorganizzazione interna

Roma -

La parola accertamento scompare dall'orizzonte del Fisco italiano.

 

È questo il dato politico emerso nell'incontro tenutosi il 30 ottobre, durante il quale il Direttore dell'Agenzia delle Entrate ed il Direttore Centrale del Personale hanno illustrato il piano di riorganizzazione interna che per ora riguarda le strutture centrali ma che, a cascata, interesserà anche la periferia.

La struttura che ci è stata illustrata è quindi il modello che si ritiene più adatto per il nuovo corso delle politiche fiscali (tax compliance) che, in questi anni, tra condoni e provvedimenti governativi ha allentato le maglie della lotta all'evasione fiscale, e trasformato il Fisco in consulente delle grandi imprese e delle banche.

È un dato politico che da tempo denunciamo e che ci preoccupa perché deve interrogare ognuno di noi sul ruolo del Fisco e sulla funzione sociale che dovrebbe avere: una funzione redistributiva e non certo uno strumento per acuire le diseguaglianze sociali.

Fatta questa doverosa premessa, il progetto presentato nella stessa giornata al comitato di gestione, sarà trasmesso al Mef per l'approvazione entro 45 giorni.

È probabile, quindi, che il piano di riorganizzazione parta già entro quest'anno nelle strutture centrali per poi essere esteso in periferia. E non sarà una passeggiata di salute.

Nel nostro intervento, dopo le considerazioni di carattere politico sulla strada imboccata dai vari governi in materia di politiche fiscali, abbiamo rilevato come le Direzioni centrali passino da 10 a 13, con un aumento delle posizioni dirigenziali apicali, ed abbiamo chiesto che la mobilità del personale avvenga garantendo le professionalità acquisite ed aprendo il confronto con le OO.SS territoriali e le RSU, per avviare una mobilità che tenga il più possibile conto della volontà che esprimeranno i lavoratori.

Per quanto concerne il piano di riorganizzazione non ci è stato illustrato il dettaglio degli uffici, ma solo le nuove strutture relative alle “Divisioni” – “Direzioni Centrali” – “Settori”.

In particolare vi saranno 7 Direzioni Centrali: Affari Generali (con due settori) – Affari Legali (con tre settori) – Audit – Amministrazione, Pianificazione e Logistica (con tre settori) – Risorse Umane e Organizzazione (con due settori) – Tecnologie e Innovazione (con 2 settori) – Coordinamento Normativo (con due settori).

Le Divisioni sono due, all'interno di ognuna della quale vi sono 3 Direzioni centrali.

La Divisione Contribuenti avrà 5 settori di staff (Analisi del rischio e ricerche per la tax compliance - Contrasto illeciti - Coordinamento e programmazione - Coordinamento riscossione e contenzioso - Internazionale) e 3 Direzioni Centrali: DC Persone Fisiche, Lavoro Autonomo ed Enti non commerciali - DC Piccole e Medie Imprese - DC Grandi Contribuenti. Nell'ambito di ognuna delle tre Direzioni Centrali vi sono poi 2 settori.

La Divisione Servizi avrà due settori di staff (Procedure e Versamenti) e 3 Direzioni Centrali: Dc Servizi Fiscali (con tre settori) - DC Servizi Catastali, Cartografici e Pubblicità immobiliare (con due settori) - Dc Servizi Estimativi ed Osservatorio Mercato Immobiliare (con due settori).

Infine una buona notizia: abbiamo richiesto la riapertura del confronto sulle progressioni economiche e sulla contrattazione del salario accessorio ed abbiamo ottenuto la convocazione per l'8 novembre.

Non era scontato dopo otto mesi di black out dovuto all'inopinata scelta delle altre OO.SS di interrompere le trattative.