Dogane e Monopoli. PENSANO SOLO ALLE POER

Roma -

Abbiamo letto con attenzione la tabella con la dislocazione delle Posizioni Organizzative di elevata responsabilità, predisposta dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli. Una sfilza di numeri dettagliati, divisi per strutture centrali, strutture regionali e strutture territoriali, da far girare la testa.

Innanzi tutto i destinatari di POER riceveranno, in aggiunta al proprio stipendio, una retribuzione che va da minimo di € 20.125 per il terzo livello, ad un massimo di € 28.750 per il primo.

La cosa che, però lascia davvero perplessi è la varietà di funzioni che, soprattutto negli uffici territoriali, le POER saranno chiamate a svolgere, visto che andranno a coprire più settori operativi dei vari uffici.

Gli Uffici dei Monopoli, infatti, avranno una Poer ciascuno per i settori giochi e tabacchi, mentre negli uffici delle Dogane, tra quelli che saranno destinatari di Poer (non tutti le avranno, infatti), queste copriranno contemporaneamente i settori tributi, antifrode e controlli, mentre negli uffici più grandi, ne sono previste due che saranno divise tra Tributi e URP da una parte e antifrode e controlli dall’altra, infine, ne sono previste anche per alcune delle SOT principali.

Detto ciò, i dubbi sono davvero molti: che funzioni avranno le Poer, quale ruolo svolgeranno effettivamente? Sostituiranno i Capi Area, oppure i Capi Area rimarranno e le Poer avranno solo il compito di coordinarli?

Il dubbio non è di poco conto, perché nel primo caso, troppe saranno le funzioni a cui dovranno attendere (non dimentichiamo che il Capo Area Gestione tributi attualmente riveste anche il ruolo di Ricevitore Capo e Agente Contabile), col concreto rischio di non riuscire seguire al meglio tutte le attività.

Nel secondo caso, invece, la Poer potrebbe apparire una figura inutile, visto che già ora i capi area riescono ad assicurare, ciascuno per le proprie competenze, le attività dei vari settori e quindi non si comprende quale dovrebbe essere la funzione, tra l’altro così ben remunerata, di un ulteriore coordinatore.

Ma un altro problema ci sembra di non poco conto: con il termine degli incarichi degli attuali POT, che potrebbe essere prorogato ad aprile sempre che entro il 31 dicembre venga firmato il relativo decreto di proroga, e con l’irrisolta penuria di dirigenti di ruolo, chi guiderà materialmente gli uffici?

Pensano davvero che, nelle more di concorsi ed assunzione di dirigenti, gli uffici periferici possano continuare con gli interim che assicurano la presenza del titolare in sede nel migliore dei casi uno o due giorni a settimana?

Insomma, come troppo spesso succede, le incognite sono troppe e nel frattempo, mentre l’amministrazione è tutta proiettata verso l’alto a definire queste figure “paradirigenziali”, al personale non viene dedicata nessuna attenzione così continueremo ad avere colleghi nella prima area e colleghi delle seconda che mai potranno aspirare ad una progressione di carriera…