Dogane e Monopoli: Ricevuta l'informativa sulla riorganizzazione da noi e … dai LADRI DI DEMOCRAZIA

Roma -

Prima di entrare nel merito della riorganizzazione che l’Agenzia ci ha illustrato ieri, non possiamo non commentare quanto accaduto nel corso della riunione.

USB, che non era stata inizialmente convocata alla riunione, si è comunque presentata all’incontro scatenando le proteste delle altre OO.SS, Cgil in testa, che chiedevano l’applicazione delle norme ricattatorie previste nel CCNL delle Funzioni Centrali.

Una previsione quella del contratto, che esclude dalla contrattazione integrativa le OO.SS non firmatarie del CCNL, in palese contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale n. 231/2013, scaturita da un ricorso fatto proprio dalla Cgil - Fiom, che sancisce il principio che non si possono discriminare le organizzazioni sindacali rappresentative a causa della mancata sottoscrizione di un contratto collettivo nazionale.

I lavoratori ne hanno capito bene la portata antidemocratica ed infatti la stanno sonoramente bocciando, come del resto l’intero contratto, nelle tantissime assemblee che l’USB sta svolgendo in tutto il territorio.

Mentre le altre OO.SS chiedevano di riunirsi di nascosto da noi, la presenza ostinata al tavolo della nostra delegazione ci ha consentito di ottenere il riconoscimento da parte dell’Agenzia che la materia oggetto dell’incontro nulla aveva a che vedere con quelle stabilite dagli art. 4, 5 e 7 del CCNL e quindi di ricevere l’informativa, dopo formale convocazione.

I loro iscritti farebbero bene a riflettere sul senso di democrazia dimostrato dalle oo.ss, doverosamente in minuscolo, a cui aderiscono ed abbandonare definitivamente al loro destino questi ladri di democrazia.

Abbiamo inoltre fatto presente all’Agenzia, come già preannunciato nella diffida consegnata all’Aran all’atto della firma definitiva, che contro questa norma e contro tutti gli atti adottati in applicazione della stessa, agiremo anche per le vie legali.

Poiché non dubitiamo che le sentenze che seguiranno ne affermeranno l’illegittimità già sancita dalla Corte Costituzionale, ci auguriamo che l’Agenzia non metta a rischio di annullamento i futuri accordi sindacali, con il prevedibile caos che ne deriverebbe.

Tornando al merito della riunione di ieri, l’Agenzia ci ha illustrato la preannunciata riorganizzazione che porterà alla definitiva integrazione funzionale fra gli uffici delle dogane e quelli dei monopoli.

Per quanto riguarda gli Uffici Centrali vi saranno 5 uffici di diretta collaborazione, un vicedirettore e 9 Direzioni centrali, secondo gli schemi che riportiamo in allegato.

Le Direzioni regionali saranno invece organizzate in 10 regioni di prima fascia, strutturate in 5 Uffici dirigenziali e un ufficio di staff, e 3 regioni di seconda fascia, strutturate in due soli uffici dirigenziali, Ufficio risorse e Ufficio procedure e controlli.

Rimarranno 7 Direzioni interregionali ma in alcuni casi cambiano gli accorpamenti, come illustrato negli allegati.

E’ prevista la soppressione di due posizioni dirigenziali di I° fascia, circa 40 posizioni di II° fascia e l’istituzione di circa 180 POER (posizioni organizzative di elevata responsabilità istituite con la legge di Stabilita del 2018) che assorbiranno anche le 117 POT attualmente esistenti, senza costi aggiuntivi. Fra gli uffici che non saranno più di livello dirigenziale ci saranno i Laboratori Chimici, mentre i Distretti verranno soppressi e confluiranno nei nuovi Uffici Risorse regionali.

In questa fase non è stata approfondita la parte riguardante gli uffici locali, che sarà affrontata successivamente tenendo conto delle differenti situazioni nei territori. Gli Uffici dei monopoli e quelli delle dogane saranno comunque riuniti in un unico Ufficio delle dogane e dei Monopoli di livello dirigenziale, in più uffici nei grandi centri urbani.

Non ci è stata fornita una situazione dettagliata nemmeno sulle ricadute in termini di mobilità, ma semplici rassicurazioni che si procederà caso per caso tenendo conto delle varie situazioni logistiche. Questo, come la formazione necessaria a chi si troverà a svolgere nuove funzioni, saranno in ogni caso gli aspetti a cui rivolgeremo particolare attenzione nella fase attuativa, in cui si dovrà tenere in debito conto delle esigenze dei lavoratori ed evitare qualunque tipo di forzatura.

Il primo passo sarà quello di portare il 26 febbraio lo schema di riorganizzazione al comitato di gestione per le necessarie modifiche regolamentari, per poi inviarlo al Mef per l’approvazione. Partirà poi la fase attuativa prima per gli Uffici Centrali, poi per quelli Regionali, infine per gli Uffici delle dogane e dei monopoli, con l’obiettivo di andare a regime dal 1° gennaio.

Questi, in sintesi, sono gli aspetti salienti emersi nel primo di una serie di confronti sindacali che, a tutti i livelli, dovranno necessariamente accompagnare questa impegnativa riorganizzazione.