Sicilia - Entrate, accessi, ispezioni e verifiche in contesti ad alto rischio criminale

Palermo -

Tra i compiti dell’Agenzia delle Entrate vi è lo svolgimento di funzioni relative all’accertamento e al controllo fiscale avendo l’obiettivo di garantire il rispetto delle leggi ed effettuare la lotta all’evasione fiscale.

Vi sono aree del Paese a forte densità criminale in cui l’adempimento dei suddetti compiti istituzionali può comportare notevoli rischi per i Lavoratori incaricati di svolgere verifiche, i quali risultano “esposti” non solo perché individuabili all’esterno quali unici estensori degli atti redatti, ma anche a causa dell’utilizzo della propria auto per recarsi presso i luoghi oggetto di controllo. In sostanza la funzione pubblica svolta risulta eccessivamente “personalizzata”.

 

Il dovere di ogni dipendente pubblico, quale è il Lavoratore dell’Agenzia delle Entrate, è quello di adempiere ai propri incarichi; ad esso dovrebbe corrispondere, però, il diritto di ogni incaricato che riceve un ordine di servizio a poterlo svolgere in tutta sicurezza.

E ciò dovrebbe essere garantito preventivamente, con la predisposizione di una serie di precondizioni minime, tra cui l’auto di servizio.  

 

Si richiama quindi l’Amministrazione alla necessità di adottare pratiche organizzative volte a minimizzare i rischi dovuti a determinate situazioni “ambientali” ed evitare la “personalizzazione” dei procedimenti. Risulta pertanto fondamentale l’organizzazione interna degli uffici, con particolare riguardo alle modalità di costituzione dei nuclei di verifica,  all’assegnazione dei fascicoli e alla supervisione costante dei procedimenti da parte dei superiori, ecc., al fine di non isolare il personale impegnato in alcune lavorazioni e palesare all’esterno la presenza dell’Ente.

Inoltre, con particolare attenzione a quei contesti dove è notorio che possa concretizzarsi rischio per la  sicurezza del Lavoratore e della sua famiglia, è necessario che l’Amministrazione attivi protocolli di intesa con altri organi dello Stato  - come la Gdf ad esempio - che per costituzione e modalità operative possono meglio rapportarsi ad ambienti e soggetti non legati alla “semplice” evasione fiscale. Ciò non vuol dire abdicare ai propri compiti istituzionali, ma  rendere effettiva la collaborazione tra organi dello Stato a tutela dei Lavoratori e dell’interesse collettivo tutto.

 

A quanto detto dovrebbe aggiungersi il riconoscimento di emolumenti economici e coperture assicurative adeguati da parte del datore di lavoro, al fine di sostenere il sacrificio reso dai Lavoratori chiamati a svolgere un compito stressante e a forte rischio, ma anche per ridare dignità ad attività istituzionali ad alta professionalizzazione, umiliate da continui tagli al salario accessorio e Note restrittive dell’Amministrazione stessa (ved. nota su “MUV” del 16/12/2017).

 

USB chiede, dunque, che a tutti i Lavoratori che ricevono incarichi a svolgere attività di verifica, accessi e ispezioni in aziende localizzate in zone notoriamente ad elevata densità criminale, vengano  garantite condizioni di sicurezza e serenità nello svolgimento delle suddette funzioni, venga fornito l’uso del mezzo aziendale, vengano garantite coperture assicurative ed economiche adeguate.

 

La scrivente O.S. si rende disponibile fin da subito per un confronto sui temi in argomento.