Dogane e Monopoli, LO SVUOTAMENTO DELLA PRIMA AREA E' UN DATO DI FATTO! Una battaglia vinta

Roma -

È stato firmato oggi e sarà pubblicato domani, il bando per i passaggi dalla Prima alla Seconda Area, che consentirà, di fatto, lo svuotamento della Prima Area!!!

Il bando prevede la copertura di 151 passaggi dalla I alla II Area, di cui 121 in quota 2019 ed il resto 2020.

Nel difficile contesto in cui ci troviamo per aver firmato un CCNL privo di un ordinamento professionale e in vigenza delle norme di Brunetta, parzialmente limitate dal decreto Madia, si tratta di un grande risultato.

USB ha sempre ritenuto una priorità assoluta quella di sbloccare la situazione di quei colleghi di prima Area fermi, in alcuni casi da più di 30 anni, alla base di una scala di posizioni economiche, mentre tutte le altre OOSS si preoccupavano esclusivamente di Poer, Po, Ir ("Protestano i lavoratori della I Area"). 

Se lo svuotamento della prima Area non è caduto nel dimenticatoio è sicuramente anche grazie a noi, che l’abbiamo sempre considerata una priorità, mettendola ai primi posti delle nostre rivendicazioni e ricordandola all’Agenzia ad ogni occasione.

Dal canto suo l’Agenzia ha finalmente dimostrato di voler effettivamente risolvere la questione, non limitandosi ad un’applicazione letterale delle previsioni del decreto Madia, ovvero un’applicazione secca della percentuale del 20% dei posti autorizzati alle assunzioni esterne in seconda area (con numeri molto ridotti rispetto a quelli dell’attuale bando), ma accogliendo le nostre proposte ("Meglio tardi che mai") ed esplorando tutte le possibili soluzioni per arrivare ad un risultato che non è solo positivo per la nostra Agenzia, ma che rappresenta anche un importante precedente per altri settori del pubblico impiego.

Ora, nonostante il difficile contesto, va sbloccata la situazione anche per i passaggi dalla Seconda alla Terza Area. Anche in questo caso pensiamo che possa essere seguita una strada analoga in modo da ampliare i posti previsti dal decreto Madia che, lo vogliamo ricordare, certo non rappresenta per USB la soluzione per i problemi legati alla mancanza di un ordinamento professionale coerente con la nostra realtà lavorativa.

USB ha sempre sostenuto e continua con forza a sostenere, che la creazione di una Area Unica, con posizioni di accesso differenziate dal titolo di studio ma senza le barriere che separano le attuali aree giuridiche, costituisce la migliore fotografia per una realtà lavorativa ormai caratterizzata da una notevole polifunzionalità e flessibilità delle mansioni.

Un nuovo ordinamento professionale sarebbe dovuto arrivare dal CCNL Funzioni Centrali ma il CCNL non ha affrontato la questione rimandandola ad una commissione che avrebbe dovuto concludere i lavori entro maggio 2018, e che non si è ancora praticamente mai riunita!

Il paradosso è che, nonostante USB non sia firmataria di quel pessimo CCNL, è ora l’unica che chiede all’Aran il rispetto  degli impegni presi ("La mobilitazione di USB sblocca la trattativa").

Ci siamo, ci siamo stati e ci saremo a fianco dei lavoratori.