Veneto - FPS 2006: fumata nera.

Prossimo incontro fissato per il 30 giugno. Qui il resoconto della riunione.

Venezia -

Il 16 giugno scorso si è svolto a Venezia l’incontro tra Direzione Regionale e Organizzazioni Sindacali per riprendere la trattativa finalizzata alla sottoscrizione dell’accordo per la ripartizione tra gli uffici del Veneto dei fondi necessari ad avviare le trattative locali per la distribuzione dei compensi relativi al FPS 2006 (ex FUA).  Premesso che sull’argomento il Veneto è “fanalino di coda” rispetto a quasi tutte le altre regioni e che la trattativa di livello regionale ha come esclusivo compito - sancito dal CCNI – quello di quantificare le somme da assegnare ai tavoli negoziali periferici, ebbene non si è ancora giunti ad una conclusione – dopo più di un mese - nonostante l’unanime consenso raggiunto tra le parti nel corso dell’incontro sullo schema di ripartizione delle somme destinate al Fondo di Sede ossia: la quota  per compensare il disagio connesso alle attività istruttorie esterne di contrasto all’evasione e all’attività di Front office , la quota destinata agli incarichi di Direzione e responsabilità e la quota destinata ad altre finalità. L’unica spiegazione sta nel fatto che la Direzione Regionale del Veneto cerca ogni volta di imporre - molto spesso purtroppo riuscendovi per acquiescenza da parte delle altre OO.SS. - vincoli interpretativi, indirizzi, regole aggiuntive e quant’altro allo scopo di condizionare le trattative locali ben al di là di quello che l’Accordo Nazionale da applicare prevede. Nella riunione, abbiamo assistito per alcuni aspetti alla ripetizione del consueto schema per cui si citano i vincoli imposti dall’Accordo Nazionale per negare la possibilità di sue interpretazioni meno penalizzanti in sede locale, ma non ci si fa scrupolo ad introdurre dettagliati dispositivi finalizzati a costringere gli uffici ad applicare criteri il più possibile restrittivi e selettivi.

  

Ma una questione su cui RdB si è dichiarata indisponibile, così come con varie precisazioni anche le altre OO.SS., è stata la proposta di introdurre nell’ambito del Premio di Produttività – oltre alle già previste sei fasce di diverso valore retributivo tra cui vengono suddivise le varie attività svolte in un ufficio -  ulteriori e complicati parametri per compensare la diversa produttività individuale senza nemmeno preoccuparsi che, per la maggior parte delle mansioni svolte, non esistono criteri di misurazione che abbiano quantomeno l’aspirazione di essere attendibili. Sempre in tema di Premio di Produttività, non è stata condivisa la nostra proposta di retribuire il personale assente perché in distacco sindacale, a tempo pieno, inserendolo nella fascia meno remunerativa tra quelle sopra descritte, attribuendogli la media delle ore lavorate. Si è preferito un più vantaggioso compenso tratto dalla media degli importi derivanti da tutte e sei le fasce. Un trattamento altrettanto e giustamente favorevole è stato attribuito anche al personale assente perchè in periodo di maternità obbligatoria. Non condivisa, invece, neanche da noi la proposta avanzata da altre sigle sindacali di accrescere l’indennità di Capo Team per il personale del CAM attingendo dalle assegnazioni previste per il Fondo di Sede. Non ce la siamo francamente sentita di incrementare un insieme di compensi giornalieri già riconosciuti, fino ad attribuire un’indennità giornaliera complessiva di 21,20 euro. Con quale faccia potremmo presentarci agli addetti ad attività analoghe quali quelli dei front-office che quasi mai hanno percepito in questi anni i 9 euro pur stabiliti dagli accordi nazionali? Punto di ormai storico dissidio tra Amministrazione e OO.SS. in tema di  privacy è stata, poi, la questione della possibilità di rendere noti, all’interno dell’ufficio, i prospetti di ripartizione dei compensi, completi dei nominativi dei beneficiari. Come RdB abbiamo rilevato, tra l’altro, come fosse paradossale che, ad esempio, presso i Comuni si possano tranquillamente consultare i redditi di un qualsiasi cittadino. Al momento, la disponibilità di Parte Pubblica non si è spinta oltre una curiosa soluzione che prevede la separata consegna di nominativi e di importi calcolati, che, se opportunamente assemblati sotto comunque la responsabilità dei rappresentanti sindacali…..

 

Infine, alla voce varie ed eventuali, come RdB abbiamo sollevato la questione del personale del front – office dell’Ufficio di Verona 2 che, in via sperimentale, è stato adibito ad una nuova procedura di pagamento F24 on line, senza che venisse concordato alcunché con le rappresentanze sindacali locali in ordine a tempi e modalità di svolgimento, compresi rischi e responsabilità, anche al fine di concordare l’accesso ad eventuali compensi solo paventati nella precedente riunione regionale del 21 maggio. Parte Pubblica ha dato assicurazione di investire della questione i Direttori degli Uffici di Verona 2 e Conegliano, coinvolti in tale sperimentazione. Da ultimo, abbiamo evidenziato all’Amministrazione che la nostra O.S. ritiene fondamentale la tutela della sicurezza nei posti di lavoro e segnala che in molti Uffici non è stato ancora designato il rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) contestualmente alla elezione delle RSU nel novembre 2007 e pertanto chiede siano svolte libere elezioni negli Uffici dando a tutti i colleghi la possibilità di candidarsi rispetto a questo importante ruolo.