Veneto - Stato di agitazione contro lo sfascio dei diritti portato dalla riorganizzazione, il comunicato di RdB Veneto

Taglio alla flessibilità, pesante ingerenza sulle prerogative sindacali. Ecco il modello Dp Veneto!

Belluno -

Il 25 settembre abbiamo incontrato i rappresentanti della Dp di Belluno e della Dr Veneto, insieme con le RSU e le organizzazioni sindacali territoriali. All’ordine del giorno c'è stata la richiesta di annullare l'ordine di servizio n. 3/2009 del 18/09/09 che a far data dall'attivazione della Dp, ha ridotto la flessibilità dell’orario di lavoro in vigore nei tre uffici soppressi di Belluno, Pieve, Feltre senza la prevista contrattazione sindacale. La Dr ha risposto che a suo parere le RSU presenti, elette nei 3 uffici soppressi, erano decadute e che l'incontro avrebbe piuttosto dovuto ratificare il diritto o meno delle stesse RSU presenti a partecipare alle trattative. La stessa Dr dichiarava che se anche una sola delle organizzazioni sindacali territoriali presenti avesse concordato con la sua tesi, la decadenza sarebbe stata immediata e con essa anche la conseguente esclusione dalla trattativa sull’orario e sul salario accessorio (FPS del 2008… se ci sarà qualcosa).


Nessuno dei presenti (RdB e FLP sono intervenute anche con i delegati regionali) ha avallato il punto di vista della Dr e pertanto veniva definito che a Belluno, in attesa dell’indizione di nuove elezioni, veniva formata un’unica RSU facendovi confluire i delegati eletti nelle 3 RSU esistenti. RdB ha ribadito che l'amministrazione non ha alcun titolo per entrare nel merito della legittimità delle RSU, né a Belluno né nelle altre sei province dove la stessa amministrazione pretende invece di ripetere l'esperimento della delegittimazione. Infatti la Dr ha affermato che anche lì, se al momento dell’attivazione delle Dp anche una sola organizzazione sindacale sarà d'accordo con la sua tesi, le RSU verranno escluse dai tavoli. L’amministrazione non detiene alcun potere di determinazione della validità degli organismi sindacali le cui prerogative sono definite da contratti e non dalle personali interpretazioni dei dirigenti. RdB ha fatto rilevare come l’attacco alla democrazia sindacale condotto dalla Dr del Veneto si inquadri in un più ampio disegno, che altrove prevede la permanenza in carica delle RSU scadenti nel 2010 fino al 2012 e qui all'Agenzia delle Entrate prevede invece l'accorciamento del mandato ricevuto nel 2007. Il contesto è quello dello stravolgimento delle regole sulla rappresentatività sindacale, orchestrato con Cgil-Cisl-Uil tramite la riduzione dei comparti della Pubblica Amministrazione nel tentativo di ridurre al silenzio la voce del sindacalismo di base.


Per quanto riguarda l’oggetto dell’incontro ossia la richiesta di ripristinare la flessibilità in entrata vigente all'attivazione della Dp di Belluno (dalle 7.30 alle 8.30 e non dalle 8.00 alle 9.00), la Dp ha affermato di riconoscersi nelle motivazioni addotte dalla Dr e ha dichiarato di non voler ritirare l'ordine di servizio n. 3/2009 con il quale era stata unilateralmente ridotta la fascia di flessibilità.


Tutte le organizzazioni sindacali presente, con le RSU degli uffici soppressi hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della Dp di Belluno, fissando un'assemblea comune dei tre uffici a Belluno per martedì 29 dalle 10.00 in poi. E stata inviata al Prefetto di Belluno una richiesta di incontro. RdB invita ad estendere a tutto il Veneto lo stato d’agitazione: è chiaro l'intento di approfittare dell'attivazione delle Dp per un drastico taglio dei diritti. Non stiamo con le mani in mano in attesa che ciò accada anche a Rovigo, dove l'attivazione è prevista per il prossimo 3 novembre e a Padova (14 dicembre)!


Partecipiamo con convinzione allo sciopero indetto in tutto il pubblico impiego e nel privato per venerdì 23 ottobre da tutto il sindacalismo di base!