Veneto - Marcia indietro sull'ordine di servizio della Dp di Belluno. Ripristinata la flessibilità in entrata, ma il 22 ci sarà un passaggio cruciale.

Ottenuto il ritorno della possibilità di entrare alle 7.30 nella DP di Belluno... in attesa dell’esito del 22 ottobre “ad oltranza di seduta”!

 

Venezia -

Nell’incontro del 13 ottobre presso la DRE in merito all’attivazione delle Direzioni Provinciali del Veneto, è stato firmato  da RdB e da tutte le OO.SS un accordo che  sancisce  la sospensione con effetto immediato dell’o.d.s. n.3/2009 della Direzione Provinciale  di Belluno per quanto concerne l’orario di servizio ottenendo così  il ritorno della flessibilità in entrata  alle 7.30.

L’o.d.s. non è stato ritirato ma ne è  stata sospesa una sua parte con l’impegno di negoziare  a Palazzo Erizzo giovedì 22 ottobre “ad oltranza di seduta”,  la definizione di un accordo regionale in materia di lavoro propedeutico alle successive contrattazioni provinciali sulla materia, compresa quella relativa alla Direzione Provinciale di Belluno.

Questo parziale risultato, a nostro avviso, è frutto del persistere, da quel 21 settembre data di attivazione della DP di Belluno e dell’o.d.s. n.3, della  mobilitazione dei lavoratori di Belluno e di molti Uffici delle Entrate del Veneto. Questi pochi giorni che ci separano da giovedì 22 ottobre devono essere utilizzati per far esprimere con chiarezza i lavoratori che le OO.SS non devono firmare nessun taglio dei diritti, infatti il termine “ad oltranza di seduta” è esplicito, la volontà della DRE è chiarissima, si vuole far sottoscrivere lo stesso Accordo che nel 2007 la pronta risposta dei lavoratori di tutto il Veneto fece riporre in un cassetto in attesa di tempi migliori che ora la DRE pensa di aver individuato nella riorganizzazione in atto alle Entrate!

Ad “oltranza di seduta” non deve significare “ad obbligo di firma”e ricordiamo che quella firma poi condizionerà l’orario di lavoro dei circa 2700 dipendenti dell’Agenzia delle Entrate del Veneto!

Anche in Liguria dove è stata presentata una analoga proposta da parte della DRE,  è stata respinta al mittente da tutte le OO.SS.

Abbiamo avuto un ulteriore segnale  dell’intransigenza con cui la DRE del Veneto si appresta all’incontro sull’Accordo Quadro Regionale  in materia di orario , dall’intervento del Direttore Regionale delle Entrate del Veneto che ha parlato all’inizio della riunione del 13 ottobre per poi andarsene senza nemmeno aspettare la replica delle OO.SS.

Nel suo intervento il Direttore del Veneto ha citato il fatto che dal 2009 saranno tagliate le risorse rispetto ai tre elementi classici   di spesa per l’Agenzia (posti di lavoro, incentivi, logistica) e pertanto o ci rimettiamo in posti di lavoro, o nell’incentivazione o nei costi d’esercizio. Ha ricordato inoltre che nella convenzione tra l’Agenzia delle Entrate e Dipartimento Finanze nel triennio 2009-2011 ci saranno 1800 assunzioni a fronte di 3300 collocamenti a riposo con un saldo negativo di 1500 unità! La sintesi del Direttore Regionale è che con un’attenta gestione dell’orario nel Veneto possiamo ridurre i costi di esercizio e quindi salvare posti di lavoro!

E’evidente che alla logica del peggio non c’è mai fine! Non possiamo sottostare a questi ricatti e per questo lo sciopero del 23 ottobre indetto da tutto il sindacalismo di base nel Pubblico Impiego proprio sulla dignità  dei lavoratori del pubblico impiego  e l’utilità del  servizio pubblico è una occasione da non perdere per dimostrare anche alla DRE del Veneto che i lavoratori non sono disponibili a ulteriori tagli dei diritti ma che invece vogliono contribuire a quella che dovrebbe essere la “mission” dell’Agenzia ossia non lo “scudo fiscale” ma il perseguire l’evasione fiscale per ottenere le risorse necessarie per gli ammortizzatori sociali e i salari dei dipendenti!