Veneto, Entrate continua il braccio di ferro contro la Dp di Venezia

Venezia -

La rottura delle relazioni sindacali presso la Dp di Venezia si compie a causa della chiusura dei team controllo 6 e 7 che prevedono la mobilità forzata di decine di lavoratori, dell’accordo sull’orario di lavoro, non firmato da USB, che sta producendo forti disagi a tutti i front office e in modo particolare a quelli di Venezia 2 che si sommano all’atteggiamento vessatorio di ottuso controllo del personale. Le Organizzazioni Sindacali e le RSU tutte compatte e nessuna esclusa hanno chiuso le relazioni sindacali alla Dp di Venezia e aperto di un tavolo di confronto regionale.

 

Nella partecipata assemblea dei lavoratori indetta da USB nell’ambito della giornata nazionale di mobilitazione per ottenere una progressione per tutti, lo sblocco dei soldi del 2011 ed il rispetto del CCNL sull’orario di lavoro ha evidenziato la necessità di una mobilitazione unitaria e compatta. Non è più possibile delegare la difesa dei propri diritti per i quali è necessario lottare e mobilitarsi per trovare l’unica unità che possa costruire un futuro migliore e cioè quella delle lavoratrici e dei lavoratori.

 

Nel pomeriggio del 18 dicembre la direzione regionale ha aperto il tavolo di confronto senza dare alcuna risposta sui temi proposti. Unico risultato è stato il congelamento di qualsiasi provvedimento sino all’incontro con il Prefetto fissato al 3 gennaio 2013.

 

Per aprire un dialogo costruttivo l’amministrazione dovrà fornirci tutti gli elementi utili per capire dettagliatamente quali sono le vere problematiche e i provvedimenti che si vorrebbero prendere per poter fornire, come organizzazioni sindacali e rsu, soluzioni plausibili che non ledano i diritti dei lavoratori.

 

I lavoratori sono disposti a svolgere lavori diversi dalle loro abituali mansioni ed anche telelavoro o pratiche di altri uffici e con la mole di lavoro che c’è alla Dp di Venezia e la carenza di organico non pensiamo sia poi così difficile trovare soluzioni condivisibili.

 

Speriamo che il Natale apra le menti e i cuori dei nostri dirigenti e si rendano disponibili ad un dialogo costruttivo e sereno, altrimenti sarà mobilitazione e lotta dura. Non resteremo a guardare calpestare i nostri diritti.

 

Scarica in fondo alla pagina la rottura delle relazioni sindacali, l'articolo di giornale sulla mobilitazione e la convocazione del Prefetto per il 3 gennaio