Al CAM di Marghera non siamo d'accordo con il valutatore di prima istanza!

Dopo Cagliari, anche il CAM di Venezia registra il dissenso dei Lavoratori rispetto alla modalità di conduzione della rilevazione di prima istanza (che somiglia sempre di più a una valutazione al ribasso).

Venezia -

Come a Cagliari, come a Roma ed a Pescara, anche al CAM di Venezia, la rilevazione delle esperienze lavorative ha ignorato il dettato della norma contrattuale e la dichiarazione congiunta tra l’Agenzia e le OO.SS. Sapevamo che questa rilevazione comportava dei rischi, ma ciò che sta succedendo, supera le nostre  pur pessimistiche previsioni. L’accordo regionale stipulato tra la D.R. e OO.SS. (firmataria anche R.d.B.) citava:


“Va precisato che la procedura di ricognizione non prevede alcuna attività valutativa; ciò che va dichiarato è l’insieme delle attività a cui si è assegnati; in nessun caso, né dal dipendente in fase di autorilevazione né dal Dirigente in fase di validazione, può emergere come viene svolto il lavoro.”

 

Ma il “valutatore di prima istanza” nel nostro caso ha ritenuto di dover valutare la  stessa attività svolta dai consulenti telefonici al centro di Assistenza Multicanale in modo diverso, quasi che fosse possibile per alcuno di loro deviare i quesiti giunti al telefono o le web scaricate cui deve fornire risposta scritta. E così ne è risultato una " fotografia", come l'ha definita la dichiarazione congiunta tra l'Agenzia e le Organizzazioni Sindacali tutte , dove si vede che, pur rispondendo tutti al telefono agli stessi contribuenti sulle stesse tematiche, qualcuno lo fa svolgendo semplice assistenza, qualcun altro viceversa fornendo un'assistenza in maggior autonomia e, o,  con maggiore approfondimento: a poco, anzi a nulla è servito far notare che le differenziazioni fra i consulenti si sono basate su discutibili valutazioni qualitative estranee alle previsioni della norma contrattuale che origina la ricognizione ( Art. 20, comma 3 del CCNI per le Agenzie Fiscali

 

"...l’Agenzia procede, completandola entro nove mesi, alla ricognizione sistematica, per processi di lavoro e linee di attività, delle esperienze lavorative del personale..."

 

ed alle dichiarazione congiunte su riportate, ridotte ad essere così vuoto rituale. Purtroppo questo episodio, unito agli analoghi svoltisi a Cagliari, a Roma ed a Pescara, finisce per avvalorare in molti il timore di una regìa nazionale che abbia avuto più riguardo alle possibili conseguenze del  comma 4 della stessa norma

 

"...In base alle risultanze della ricognizione, le parti concorderanno la definitiva dislocazione delle linee attività tra i ruoli e la corrispondenza fra profili e ruoli..."

 

e la cosa ha finito per generare quegli ovvi malumori che a parole si voleva evitare.

 

A Venezia inoltre, dove già è in atto un'azione di protesta che è culminata con uno sciopero, venerdì 27 luglio dovuto a cause ambientali originate dai crescenti carichi di lavoro,  a fronte del permanere di condizioni di carenza organica e di impossibilità per i lavoratori di quel CAM di adire quella mobilità contrattualmente prevista dagli accordi del 2000 e del 2005, questo evento ha avuto un effetto particolarmente dirompente.

 

Invitiamo quindi i Lavoratori a presentare la richiesta d’incontro al Direttore Regionale ( " valutatore di  seconda istanza " ) ricordando che è possibile essere accompagnati anche da un rappresentante sindacale e che R.d.B è disponibile ad affiancare chiunque.