Entrate - Basta politiche al ribasso! Rilanciamo il ruolo del Fisco!

Proposte concrete di investimenti per i lavoratori

Roma -

Ieri si è svolta, su convocazione del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, un incontro sulla chiusura di alcuni uffici territoriali.

L’Agenzia delle Entrate procede nel suo piano di modifica dell’assetto organizzativo attraverso la chiusura di alcune sedi, l’aumento dei carichi di lavoro e delle responsabilità sulle spalle dei lavoratori, l’inasprimento delle sanzioni disciplinari e l’allungamento dell’orario di apertura degli sportelli. Un’azione a 360 gradi, cresciuta esponenzialmente dall’istituzione delle Direzioni Provinciali di tre anni fa e che, nell’ottica della spending review, rischia di divenire ancora più penalizzante per i lavoratori.

Che queste chiusure non saranno le ultime da parte dell’Agenzia risulta palese da quanto ribadito dallo stesso dott. Befera che ha ricordato che l’attuale dislocazione delle sedi degli uffici risale ormai al 1997 e le continue innovazioni tecnologiche e la modifica della popolazione comporteranno inevitabilmente altre chiusure di sedi e aperture di sportelli.

Le altre organizzazioni sindacali a parole hanno dichiarato la propria contrarietà alle chiusure ma hanno sollecitato un accordo quadro nazionale che  diventerà in futuro molto utile all’amministrazione per gestire e ad accompagnare un processo di chiusura di uffici ben più rilevanti rispetto ai numeri di cui oggi si tratta.

Nell’incontro l’USB ha ribadito la netta contrarietà alla chiusura di qualsiasi ufficio e l’indisponibilità a prestare il fianco ad azioni di finto risparmio che in realtà perseguono l’obbiettivo di tagliare ulteriori servizi sul territorio creando notevoli disagi a cittadini e a tutti i lavoratori coinvolti,. Per questo noi non siamo disponibili a sottoscrivere accordi che seguendo la logica della riduzione del danno, in realtà sostengono l’amministrazione nella realizzazione del suo piano di ridimensionamento della macchina fiscale.

Non è questo il momento di giocare al ribasso, occorre invertire la rotta e rispondere in modo concreto alle necessità e alle legittime esigenze di tutti i lavoratori.  Per questo è necessario darsi obiettivi chiari e raggiungibili che, attraverso il rilancio della contrattazione, comincino ad utilizzare le risorse disponibili per il completamento delle progressioni economiche, riaprano le possibilità di passaggi tra le Aree, prevedano nuove assunzioni, con posti riservati ai lavoratori dell’Agenzie fiscali. Ed anche la materia dell’organizzazione del lavoro, dei carichi di lavoro  e della responsabilità professionale deve tornare ad essere oggetto di confronto/scontro a tutti i tavoli e non insulsa informativa da recepire passivamente.

Per questo abbiamo costruito una piattaforma chiara e semplice che abbiamo presentato al Direttore dell’Agenzia e alle altre organizzazioni sindacali poiché crediamo che solo investendo sul fisco e quindi sui lavoratori, sia possibile rovesciare un sistema fiscale che oggi tartassa fino all’inverosimile i ceti popolari, i lavoratori dipendenti e i pensionati lasciando indisturbati i patrimoni e le grandi ricchezze e quelle categorie professionali che dichiarano redditi risibili, di molto inferiori a quelli da lavoro dipendente.

Insomma, nell’incontro con il Direttore dell’Agenzia abbiamo esercitato quella funzione che, a nostro avviso, ogni OO.SS dovrebbe (l’utilizzo del condizionale non è casuale…) esercitare: non limitarsi a recepire dati e spiegazioni (che, tra l’ altro, riteniamo per lo meno fortemente opinabili…) fornite dal Direttore dell’Agenzia, ma aprire un confronto a 360 gradi sulle problematiche che investono il nostro settore e i lavoratori.

Una prima risposta è arrivata  dal dott. Befera che, su questi temi, ha dato mandato al Direttore del Personale a trattare con le Organizzazioni Sindacali, dichiarandosi disponibile ad intervenire durante il percorso in caso di necessità. Siamo consapevoli che la realizzazione di questo ambizioso obiettivo potrà diventare concreto e praticabile solo se questa piattaforma incontrerà il sostegno e il consenso dei lavoratori. Per questo, da subito, andremo al confronto con i lavoratori, a partire da due assemblee che terremo il 24 giugno alla DP II di Roma e il 28 giugno a Bari.

E’ solo l’inizio, naturalmente, perché  siamo pronti a dichiarare lo stato di agitazione dei lavoratori ed a costruire un percorso di lotta. Insieme si può fare, si deve fare!

Scarica in fondo alla pagina la piattaforma presentata da USB al Direttore e alle Organizzazioni Sindacali