MOBILITAZIONI VERE E MANOVRE DISTRATTIVE

Roma -

Non abbiamo preso parola nei giorni precedenti sulla mobilitazione indetta da CGIL, CISL, UIL, SALFI e dalla nuovamente unitaria FLP, perché non è nostro costume intervenire prima di una iniziativa sindacale anche quando la riteniamo non solo poco utile ai lavoratori, ma distrattiva rispetto alle vere questioni e alle vere responsabilità.

Ora però vogliamo fare qualche considerazione che in realtà avevamo già anticipato in un nostro precedente comunicato (clikka qui).

Con un colpo di scena, circa un mese fa, CGIL,CISL,UIL, SALFI e FLP avevano di fatto interrotto la trattativa sulle progressioni economiche con una nota unitaria scritta in sindacalese spinto, che subordinava la ripresa del negoziato all’incontro con l’autorità politica, nel quale rivendicare maggiori risorse del salario accessorio da utilizzare per i passaggi economici.

Che le risorse del nostro salario accessorio debbano e possano essere implementate è fuori di dubbio, così come non vi è dubbio che occorra modificare la natura delle stesse da variabili in fisse, in modo da avere maggiore disponibilità per fare i passaggi di fascia.

Come USB lo abbiamo sempre detto e ribadito in tutte le sedi, mentre le altre OO.SS a parole dicevano una cosa e nei fatti ne facevano altre, avallando il finanziamento delle PO e degli IR con risorse fisse, sistematicamente sottratte ai passaggi economici, o avallando i costanti tagli al nostro salario accessorio.

Così come da tempo avevamo inviato ben due richieste ai Direttori dell’Agenzia e al Ministro per aprire il confronto sull’ipotesi di riorganizzazione delle Agenzie Fiscali.

Chiarito questo punto restano aperti degli interrogativi.

CGIL, CISL, UIL e SALFI si accorgono solo ora, dopo mesi e mesi di trattativa, che le risorse sono insufficienti a garantire un passaggio di fascia per tutti?

E soprattutto, se nella pre intesa siglata con l’Amministrazione il 14 dicembre hanno convenuto di stanziare solo 17 milioni di euro su 40 disponibili (cioè 11.000 passaggi economici contro i 26.000 possibili) regalando quasi 11 milioni per finanziare Posizioni Organizzative ed Incarichi di responsabilità, sono ora credibili le lacrime di coccodrillo sulla scarsità delle risorse disponibili?

E se davvero si sono pentiti della firma apposta alla pre intesa perché non la ritirano immediatamente in modo da disdettare il finanziamento di quasi 11 milioni di euro fissi e ricorrenti distratti dal nostro fondo per pagare gli incarichi di responsabilità?

I contenuti di quella pre intesa sono stati sonoramente bocciati in questi mesi dai lavoratori attraverso la partecipazione al referendum e alle tantissime assemblee indette dall’USB che hanno di fatto scongiurato il rischio che si concludesse un accordo per pochissimi lavoratori e con l’introduzione della valutazione.

Una mobilitazione vera, con contenuti chiari e senza ambiguità.

A quel punto pressati dai lavoratori CGIL, CISL, UIL, SALFI alle quali si è aggiunta anche l’FLP, hanno messo in campo una manovra distrattiva: spostare l’attenzione dalle loro responsabilità e da quelle dell’Amministrazione, dirottandola genericamente verso l’autorità politica.

Questa è la manovra che hanno messo in campo con la giornata di mobilitazione del 20 aprile davanti al MEF culminata con un incontro con il vice Ministro Casero e con la Dott.ssa Orlandi, con tanto di foto di famiglia tutti insieme compatibilmente…

Una mobilitazione, quindi, poco utile ai lavoratori ma soprattutto un tentativo da parte di queste OO.SS di uscire dal pantano nel quale hanno infilato la trattativa sui passaggi di fascia, provando a mischiare le carte e a sovrapporre i piani.

Abbiamo appreso che il Vice Ministro Casero ha assunto l’impegno di aprire un tavolo di confronto con le OO.SS sulle ipotesi di riorganizzazione delle Agenzie Fiscali e sulla modifica del nostro sistema incentivante.

Come USB, naturalmente, non ci sottrarremo al confronto (da noi ripetutamente richiesto) che riteniamo importante. Ma a condizione che non si risolva nella consueta ritualità alla quale spesso questi incontri ci hanno abituati: ribadiremo anche in quella sede la necessità di difendere la funzione sociale ed inderogabilmente pubblica del Fisco e la necessità di implementare le risorse per garantire finalmente a tutti i lavoratori riconoscimenti professionali e salariali.

I piani però devono essere tenuti distinti ed il confronto con l’autorità politica non preclude il negoziato sulle progressioni economiche che per noi deve riprendere mettendo sul piatto tutti i 40 milioni disponibili per garantire i 26.000 passaggi economici, senza introdurre alcun meccanismo valutativo.

Questo è quello che USB ha sempre detto con chiarezza e quello che continueremo a ribadire.

Chi invece confonde i piani lo fa solo per prendere in giro i lavoratori invece di dare loro risposte concrete, ormai non più rinviabili.