Lazio - Dogane: incontro sul rispetto degli orari

 

Roma -

Il giorno 22 giugno u.s. nei locali della Direzione Interregionale si è svolto “l’attesissimo” incontro con il capo delle Relazioni Sindacali della Direzione stessa, relativamente alla vicenda dell’Ordine di Servizio riguardante i controlli sul rispetto dell’orario del lavoro a seguito del quale è stato richiesto il ritiro dello stesso da parte sia dell’USB che delle RSU, a fronte di una partecipatissima assemblea di tutto il personale.

L’USB ha, ovviamente, ribadito quanto già esposto con il comunicato del 26 maggio reiterando la richiesta di sospensione dell’Ordine di Servizio in questione, ma abbiamo anche rivendicato con forza le ragioni dei lavoratori tutti di questa Direzione stanchi di un atteggiamento vessatorio e pregiudizievole.

Stanchi di essere sempre e comunque considerati in difetto, i lavoratori di questa Direzione hanno detto NO ad un modus operandi tutto incentrato a farli vivere in un clima tutt’altro che sereno, hanno detto NO ad una volontà intimidatoria completamente ingiustificata ed hanno rivendicato la propria dignità di lavoratori e, soprattutto, di persone.

Abbiamo comunicato all’Amministrazione tutto ciò, abbiamo sottolineato che non siamo più disposti a sopportare situazioni intimidatorie che non hanno nessun motivo di essere e, soprattutto, abbiamo chiesto di concentrare le forze sui reali problemi di questi uffici, sempre più carenti di personale e spesso impantanati in grovigli burocratici che non rendono il nostro lavoro fluido e armonico.

Dal canto suo l’Amministrazione ha negato qualsivoglia volontà vessatoria e intimidatoria giustificando l’Ods stesso come un tentativo di omogeneizzazione dei controlli da parte dei Dirigenti. La stessa ha comunque preso atto della richiesta unanime da parte di tutte le OOSS presenti al tavolo, riservandosi in tempi brevi di assumere una decisione in tal senso.

L’USB è disponibile comunque ad una soluzione rapida e indolore della vicenda, diversamente ci riserviamo di esercitare e attivare tutti gli istituti preposti alla tutela dei nostri diritti.