Agenzia delle Entrate: CALMA PIATTA SUL FRONTE DEI LAVORATORI

 

MA NEL FRATTEMPO LE ALTRE OO.SS PROVANO A CARPIRE IL CONSENSO DEI LAVORATORI CON IL MERCATO DELLE ASSICURAZIONI

 

Roma -

A memoria non ricordiamo una situazione così surreale come quella che si sta determinando ormai da mesi all'Agenzia delle Entrate.

Uno stallo che perdura da marzo, determinato dalla scelta di CGIL,CISL,UIL,SALFI e FLP di interrompere la trattativa sulle progressioni nell'attesa di un salvifico emendamento che dovrebbe stanziare ulteriori risorse fisse e ricorrenti.

Beninteso da sempre USB conduce battaglie su questo tema e saremo i primi ad essere soddisfatti se l'autorità politica mostrasse finalmente attenzione e riconoscesse il lavoro svolto da tutto il personale. Ma non ci avventuriamo in pronostici, al contrario di chi in un comunicato “unitario” da per certo l’emendamento per poi frenare improvvisamente nei comunicati successivi, in uno stop and go che sta sfinendo e confondendo i lavoratori.

Quello che è sicuro, e che continuiamo a sostenere fino alla noia, è che nel frattempo restano a disposizione dell'Amministrazione circa 35/40 milionigià oggi utilizzabili  per avviare il percorso degli sviluppi economici, ma che rimangono bloccati per le scelte dell’Agenzia e di questo fronte sindacale “unitario”.

Che poi, Al di là di quello che fanno trasparire all'esterno, di unitario hanno poco o nulla: lo si è visto in occasione della discussione che si era aperta sul riconoscimento di uno specifico comparto di contrattazione per le Agenzie Fiscali, e ne abbiamo avuto ulteriore conferma nell'ultimo incontro tenutosi con l'amministrazione.

Ma c'è di più e di peggio...

Poichè si stanno avvicinando le elezioni RSU e al 31/12/2017 dovrà essere rilevato il conteggio degli iscritti che insieme ai voti determinerà il calcolo della rappresentatività.

Queste OO.SS., non potendo contare su argomenti sindacali, si presentano ai lavoratori chiedendo loro l'iscrizione in cambio di polizze assicurative a copertura dei rischi professionali, innescando così una vera e propria competizione a chi offre il prodottomigliore, e riducendo la serissima questione della tutela dei rischi professionali all’ interno di logiche di pura compravendita.

Una competizione che dimostra ancora una volta la parabola discendente di queste Organizzazioni, più dedite all'attività di brokeraggio che a svolgere veramente una funzione sindacale.

I lavoratori ricorderanno senz'altro che nel silenzio generale delle altre sigle, l'USB aprì una discussione nei posti di lavoro su questo tema ribadendo, in decine e decine di assemblee e mozioni pervenute da ogni parte d'Italia, che la questione dei rischi professionali dovesse trovare una soluzione contrattuale o anche extracontrattuale, partendo dal principio che è l'amministrazione che deve farsene carico.

Ed invece il mercato delle polizze assicurative offerte dagli altri sindacati privatizzail tema dei rischi professionali collocandolo in capo al singolo lavoratore: finché le OO.SS faranno iscritti piazzando polizze assicurative non ci sarà mai la possibilità di porre al centro di un confronto vero con l'Amministrazione, il tema dei rischi professionali.

Il perché è chiaro: se il datore se ne facesse carico, i sindacati perderebbero iscritti.

Come USB siamo orgogliosamente fuori da questo mercato e continuiamo a ribadire che l'adesione ad una OO.SS deve avvenire sulla base della funzione svolta in difesa dei diritti dei lavoratori.

Ma questo riguarda chi quella funzione ancora la svolge e non certo chi l'ha abbandonata da tempo ormai immemorabile...