Emilia Romagna - Entrate, continua la presa in giro dei lavoratori

Bologna -

Dopo le nostre uniche pressanti richieste di incontro, alla fine giovedì 30 si è tenuto un incontro in Direzione Regionale con oggetto di discussione la mobilità regionale.

La Direttrice ha ritenuto di non essere presente, non ha accolto la richiesta di anticipare l'incontro alla mattina per parlare del ritiro della nota sui ritardi, del completamento della mobilità 2016 e dei problemi nelle varie Dp. La riunione è terminata alle 19.30 e le poche proposte dell'amministrazione possiamo considerarle inadeguate ed in alcuni casi anche offensive per i lavoratori.

In sintesi, la proposta dell’amministrazione è una procedura di mobilità da attuare l’anno prossimo con decorrenza dei trasferimenti dal 1° luglio 2018, ma con unità di personale trasferibili decisamente risicate (vedi tabella sottostante).

 

Sede

Ufficio

Posti disponibili

Unità trasferibili

Bologna

DP

2

1

DR

0

2

Ferrara

DP

1

2

Forlì

DP

1

1

Modena

DP

3

1

Parma

DP

2

1

Piacenza

DP

1

1

Ravenna

DP

1

1

Reggio Emilia

DP

3

1

Rimini

DP

1

1

La DR ci ha spiegato che si è arrivato a stabilire questi numeri tramite uno studio con il quale si è definito l’organico teorico delle varie sedi (tarato su parametri quali abitanti, partite IVA, dichiarazioni presentate, etc.), tenendo conto altresì delle cessazioni dal servizio che avverranno il prossimo anno e considerato inoltre che ad oggi non sono previste assunzioni per il 2018.

In merito, abbiamo ribattuto che i numeri sono veramente ridicoli e che è necessario allargare la platea di unità trasferibili dalle varie sedi. I numeri di unità trasferibili devono assolutamente aumentare! Non riteniamo opportuno che la procedura di mobilità venga per così dire “congelata”, ma che rimanga in qualche modo aperta in caso di immissione di nuove unità di personale (per ora non previste). Occorre una serie e completa procedura di mobilità stabilizzando SUBITO coloro che attendono da troppo tempo e che sono rimasti a bocca asciutta nella precedente procedura. Ricordiamo che questi lavoratori sarebbero potuti essere trasferiti in luglio prima dei nuovi assunti come richiesto dalla sola USB, mentre si trovano ancora a bloccati e per di più anche con qualche altra organizzazione sindacale (la Cgil) che li prende in giro dicendo che interverrà per loro.

Sempre in tema di movimentazione di personale, l'amministrazione ha proposto la stabilizzazione dei distacchi e si è anche parlato di mobilità di scambio. Per il primo argomento, l’amministrazione ha proposto la stabilizzazione dei distaccati aventi decorrenza non posteriore al 31/12/2014 per un totale di 16 lavoratori. Appare offensivo che si preveda una mobilità regionale per 12 lavoratori e poi si chieda la stabilizzazione per 16. Approfondendo la questione, si è scoperto che di questi 16 lavoratori, 9 apparterrebbero a figure intermedie (art. 17, POS). Come USB ci siamo dichiarati contrari a ricomprendere le POS nella stabilizzazione dei distacchi. Per il secondo argomento, la “pietra dello scandalo” che continua a pesare sulla mobilità di scambio è la cosiddetta “fungibilità”, secondo la quale per l’amministrazione non possono essere scambiati di sede due lavoratori che svolgono funzioni diverse (a titolo di mero esempio, un lavoratore del legale con uno dell’Ufficio Territoriale, e così via). Assurdo! Anche qui abbiamo fatto presente la nostra contrarietà rispetto a questa ingiusta restrizione, in quanto pensiamo che debba essere compito dell’amministrazione quello di riconvertire i lavoratori a nuove funzioni.

In chiusura dell’incontro, abbiamo finalmente ricevuto delle risposte, seppur parziali, a diverse questioni che abbiamo sollevato da tempo, e cioè il problema del riscaldamento non funzionante a Ferrara (ci è stato riferito che sono già in corso le opere di sistemazione e che almeno per il front office si è riusciti a trovare una sistemazione tampone), mentre su Ravenna e per i parcheggi della nuova sede di Piacenza nessuna risposta.

Infine, ci è stato fatto presente che riprenderanno i controlli sulla presenza del personale presso gli uffici, cosa che riteniamo del tutto fuori luogo specialmente prima di rimettere mano all'orrenda nota regionale che crea enorme confusione sulle sanzioni per i ritardi e sula definizione precisa di “luogo di lavoro”. Altro che ripresa delle trattative, qui si continua a prendere in giro i lavoratori con la complicità delle altre organizzazioni sindacali.

Il 18 è fissato un nuovo incontro e abbiamo richiesto di anticiparlo alla mattina e di inserire tutti gli argomenti ancora in sospeso compreso il raggiungimento degli obiettivi e i carichi di lavoro.