Abruzzo - Dogane, L'Aquila: una città che deve rinascere

L'aquila -

La tenacia degli abruzzesi è proverbiale: una comunità che certamente merita che le promesse diventino realtà. C’è stato un terribile terremoto; ora deve esserci il tempo della ripresa, il tempo della ricostruzione, il tempo del rilancio.

Ed in questa prospettiva la SOT di L’Aquila (ma il termine Sot è “stretto” rispetto al ruolo che riveste) ha accettato la sfida del rilancio economico della zona, proponendosi per un salto di qualità che potrebbe solo giovare alla provincia ed alla regione.

Già oggi l’Ufficio doganale raggiunge brillantemente gli obiettivi assegnati a fronte di una dotazione organica carente; ma la scommessa vuole e deve essere l’aeroporto che è stato creato in occasione del G8 e che, in armonia con le aspettative economiche e politiche della città, può diventare una struttura importante.

La prospettiva è la Zona Franca Urbana come già deliberato dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica nel maggio 2010.

Non si tratta di un sogno, ma già sono in corso da tempo contatti e contratti, compresa la nuova dislocazione degli uffici doganali: disporre di collegamenti aerei significa legare un territorio all’Europa, agli scambi, al turismo, all’economia! La creazione della zona franca potrà dare un forte slancio all’economia abruzzese.

Ed allora la Dogana va rivalutata, attrezzata, con nuove assunzioni, ma anche  riconoscendo economicamente l’impegno di quanti sino ad oggi si stanno proficuamente impegnando. Occorrono nuovi spazi e una nuova elevazione di ruolo.

Crediamo che all’Amministrazione non dispiaccia quando in un ambito internazionale, come accaduto al G8 grazie anche all’iniziativa locale di qualche collega, è stata presente, alla pari della altre Autorità, proponendosi con professionalità e simpatia!

Perciò crediamo che ai lavoratori della Dogana di L’Aquila si debbano riconoscere incentivi e progressioni e l’Amministrazione non può limitarsi agli elogi.

Non c’è campanilismo di parte, perché anche i colleghi dell’attuale Ufficio delle Dogane di Avezzano lavorano alacremente, occorre ridisegnare, però, la presenza sul territorio delle diverse dogane per recuperando un carattere interregionale di rispetto verso gli altri uffici di regioni contigue.

Questo diventerà il nostro impegno futuro sul tavolo interregionale: l’Abruzzo non può e non sarà la regione subalterna del Lazio in ambito doganale.

Anche da qui passa la nostra posizione che consiste nella difesa del salario, dei diritti e della dignità, e  vale per tutti i Lavoratori.

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