ADM, DA GRANDE VORREI FARE IL PRODIERE…

Roma -

 

A nulla è servito fargli notare l’inopportunità e l’illogicità di una operazione che avrà vita breve (in quanto si pone in netto contrasto con l’ordinamento professionale che si sta delineando con il nuovo CCNL), i vertici della nostra Agenzia  si dovevano levare il capriccio e ci hanno inquadrato nei nuovi profili professionali con un “suffisso”.

“Le denominazioni e i suffissi non assumono alcuna valenza giuridica o economica, non rappresentano un ordine gerarchico e non costituiscono titolo o punteggio valutabile ai fini delle progressioni economiche, per l’attribuzione di incarichi di responsabilità o per le procedure concorsuali” recita la determinazione.

Rimane quindi solo il peso delle parole, per chi le sa cogliere: qualificato, esperto, specialista, esperto qualificato, qualificato specialista. E quello delle stellette corrispondenti sulle divise, ovviamente.

Ma non sono mancate nemmeno le sorprese rispetto a quanto l’Agenzia ci aveva comunicato nel farsesco confronto con i sindacati che si era tenuto sulla materia circa un anno fa: le famiglie professionali.

Le famiglie professionali esaudiscono alcuni sogni della nostra infanzia, lavorare su una barca, fare il prodiere, il motorista nautico, in attesa di fare carriera e aspirare un giorno, perchè no, chissà, ad assumere il comando di un’imbarcazione.

Ma tra le famiglie professionali nell’Agenzia c’è spazio un po' per tutti, commercialisti, ragionieri, medici, matematici, fisici e attuari e molto altro ancora.

Per esaudire i sogni di chi sperava di fare l’astronauta invece l’Agenzia si sta ancora attrezzando...