ADM, Riorganizzazione, così non va bene!
Dopo la partecipatissima assemblea in Emilia- Romagna e Marche, dove è in atto la sperimentazione di una riorganizzazione, che, come hanno ampiamente illustrato i lavoratori ha tanti punti di caduta.
Una riorganizzazione necessaria, nata per unire le attività delle Dogane e dei Monopoli, che fine parla di tutto, fuorché di questo.
Tra l’altro, il proliferare delle posizioni organizzative previste dal piano, che molto verosimilmente avranno l'avallo delle OO.SS. firmatarie, e che sembrano quasi un contentino per gli Uffici declassati, vedranno un ulteriore impoverimento dei lavoratori, visto che saranno retribuite con i soldi del fondo.
Ieri, USB, Cgil e Uil, hanno consegnato al Direttore dell’Agenzia un documento contenete alcune delle maggiori criticità emerse in questi mesi di sperimentazione e che vi alleghiamo.
COMUNICATO ASSEMBLEA
ASSEMBLEA DELLA DT EMILIA ROMAGNA E MARCHE
QUESTA RIORGANIZZAZIONE DEVE ESSERE RIVISTA
Nella mattina del 3 settembre 2025, CGIL – UIL e USB hanno tenuto un’Assemblea del personale degli Uffici ADM della DT Emilia-Romagna e Marche avente ad oggetto la sperimentazione della riorganizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Un’ assemblea molto partecipata che ci ha consegnato un quadro ancora peggiore rispetto alle nostre preoccupazioni iniziali. Dopo aver letteralmente “staccato la spina” alla DT il 1° maggio infatti, con Lavoratrici e Lavoratori che si sono dovuti ingegnare a tamponare la situazione per garantire l’operatività, ancora molte sono le criticità irrisolte.
Sovrapposizione di competenze, mancanza di procedure chiare, estrema disomogeneità dei carichi di lavoro e difficoltà informatiche stanno rendendo evidente che il percorso scelto
dall’Agenzia è stato assolutamente miope ed errato nell’approccio e nella sostanza.
Per mesi, malgrado i nostri continui solleciti, nessun tipo di confronto è stato messo in atto tra Agenzia e rappresentanti dei lavoratori a livello territoriale, con una presa di posizione rigida e incomprensibile che non ha certo aiutato a procedere con cognizione di causa per la soluzione dei problemi ma basandosi solo su teoremi e numeri astratti.
Una riorganizzazione di tale impatto, che ha visto anche il declassamento di Uffici provinciali strategici per le economie territoriali, non doveva e non poteva iniziare prima che fossero stati pronti tutti i passaggi necessari, compresa la contrattazione sul finanziamento delle PO.
Al riguardo è emerso chiaramente dall’assemblea che tali posizioni debbano essere remunerate senza drenare gli attuali Fondi destinati alla produttività di tutti i dipendenti dell’Agenzia.
CGIL, UIL e USB si impegnano a riportare nelle sedi opportune l’esito assembleare e le mozioni che sono state rappresentate dal personale dell’Emilia-Romagna e Marche non mancando, laddove dovesse persistere un atteggiamento di chiusura dell’Agenzia alle richieste delle OO.SS., di mettere in atto ogni azione di protesta necessaria a difesa dei colleghi e delle colleghe di ADM.
FP CGIL UIL PA USB P.I.