L’Agenzia “porta a casa” (cit. direttore del personale) i criteri per le Poer, mentre i passaggi entro e fra le aree possono aspettare.

Riteniamo vergognoso l’atteggiamento dell’Agenzia che per 4 mesi, con una riorganizzazione in atto e altri argomenti da trattare ben più importanti per la totalità dei lavoratori, ha messo in cima ad ogni ordine del giorno delle riunioni sindacali i criteri per la selezione delle Poer, senza peraltro stabilire dove, come, quando e quante ne verranno attribuite.

Un assegno in bianco che terrà nel cassetto e potrà usare a suo piacimento, non si sa se prima per i centrali, poi nel territorio o se la selezione avverrà per tutti insieme, non si sa nemmeno se le commissioni saranno centrali o periferiche. Un assegno “incassato” dichiarando la fine del confronto purtroppo grazie anche a qualche sigla sindacale compiacente che ne ha apprezzato i risultati, accontentandosi di qualche irrilevante modifica di punteggio, mentre la sostanza della selezione è rimasta la stessa, priva di qualsiasi caratteristica di oggettività e trasparenza.

Per il resto solo brutte notizie, difficoltà a chiudere la terza tranche di progressione economica per tutti quelli rimasti fuori dalle prime due, a causa dei limiti imposti dalla Funzione Pubblica di non superare il 50% della platea degli aventi diritto, nessuna risposta sull’innalzamento dei ridicoli numeri di passaggio di area che sono stati previsti nel PIAO, nonostante il direttore del personale si era impegnato a dare nell’ultima riunione.

Su quest’ultimo argomento ci è stata letta (ma hanno detto che ci verrà inviata) una prima bozza di criteri in cui viene prevista anche una parte orale consistente in un colloquio. In pratica la prima idea che hanno avuto è quella di lasciar decidere ai dirigenti chi passa e chi non passa.

No comment.

Visto lo stallo e la mancanza di risposte su questo livello di relazioni sindacali, chiederemo che il prossimo confronto sull’argomento sia con il Direttore dell’Agenzia.

USB PI Agenzie Fiscali