ADM Uffici Centrali: va avanti lo spezzatino organizzativo
Nessuna novità sulla sede di via Carucci e nessuna chiarezza sugli spostamenti da piazza Mastai nella riunione del 16 giugno.
Dopo il comunicato unitario sugli spostamenti fra le sedi centrali dell’Agenzia, resosi necessario dopo che i lavoratori di tre Direzioni erano stati informati dai propri dirigenti di un immediato trasferimento presso la sede di piazza Mastai, la nota allegata del Direttore del Personale ha informato i sindacati che per “evidenti motivi di minimizzazione dei rischi sanitari” la direzione generale ha fissato la propria sede presso il compendio di piazza Mastai e che ora per “evidenti motivi di funzionalità è stato chiesto di spostarsi presso la sede di piazza Mastai” anche alle direzioni centrali di staff.
La stessa nota specificava che lo spostamento del personale sarebbe avvenuto su base volontaria e che il Direttore Generale garantiva che qualsiasi trasferimento non volontario sarebbe stato preliminarmente discusso con le OO.SS.
Non è la prima volta che quello che al Direttore del Personale appare “evidente” per noi non lo è affatto. Cosa si intende per “evidente” minimizzazione del rischio sanitario? Su questo abbiamo chiesto spiegazioni che il Direttore del Personale non è stato in grado di fornirci, approfondiremo comunque questo aspetto per assicurarci che le misure prese per la Direzione dell’Agenzia siano state le stesse prese anche per tutti gli altri lavoratori sia degli uffici centrali sia di tutti gli uffici operativi che si sono trovati a garantire l’operatività nelle zone più a rischio, anche in presenza di casi di contagio.
Quali sono queste “evidenti” esigenze di funzionalità? A noi non sembra evidente che spezzare le Direzioni in due sedi comporti un beneficio nella funzionalità delle stesse. Al contrario, ci sembra evidente che si sposteranno Direttori e dirigenti con le loro segreterie vicini ai posti di comando e, formata la corte, l’ubicazione di chi lavora è lasciata per il momento al caso.
Dopo questa nota Cgil, CISL, e UIL hanno preso atto della volontarietà degli spostamenti e ieri è stato firmato da quasi tutte le sigle (tranne USB e Flp) un accordo in cui si conviene sull’ esigenza degli spostamenti e sulla volontarietà degli stessi. L’Agenzia si impegna inoltre a mantenere nelle proprie mansioni o comunque nella direzione di appartenenza il personale non trasferito, “di norma”.
USB sono anni che chiede una mobilità volontaria fra le sedi e le direzioni centrali, per cercare di razionalizzare gli spostamenti in questa città caotica, ma anche per dare un’opportunità di nuove esperienze lavorative e favorire l’integrazione fra le strutture ex monopoli ed ex dogane.
Ma gli accordi di mobilità volontaria in questa Agenzia sembrano essere caduti in desuetutidine, persino la mobilità nazionale ordinaria è stata nei numeri ampiamente soppiantata da interpelli che prevedono un colloquio…
Quello di ieri rappresenta dunque un’inversione di tendenza? Tutt’altro. Con l’accordo di ieri si ratifica una decisione già presa, si mette una toppa su una parte dello spezzatino organizzativo che l’Agenzia sta portando avanti, facendo finta che nel frattempo le comunicazioni che hanno ricevuto la scorsa settimana i colleghi delle tre Direzioni centrali di staff non l’abbiano ricevute anche quelli della Direzione Legale in senso contrario (da piazza Mastai a via Carucci), che consulenti tecnici (altri consulenti, per loro c’è sempre spazio) non si siano presentati in Direzione regionale delle dogane per delle rilevazioni volte alla razionalizzazione degli spazi, che analoga volontà di spostamento non sia stata comunicata all’Ufficio regionale dei Monopoli (si tratterebbe dell’ennesimo spostamento in pochi anni).
Il tutto in un momento di incertezza sulla situazione contrattuale della sede di via Carucci e soprattutto in un momento in cui il legislatore ha imposto massima attenzione alla mobilità dei lavoratori verso i luoghi di lavoro nelle città, in cui la portata limitata dei mezzi pubblici dovuta alle norme di distanziamento pone un evidente rischio, questo sì, di congestione del traffico.
L’inversione di tendenza va imposta smettendo di inseguire i provvedimenti spezzatino dell’Agenzia, pretendendo un piano completo di quello che si vuole fare e chiarezza nei confronti dei lavoratori.
Per questo USB convocherà un’assemblea del personale per martedì 23 giugno su una piattaforma online, con modalità e orari che al più presto comunicheremo a tutti i lavoratori, durante la quale verranno discussi questi argomenti e le iniziative da intraprendere.