ADM. Un’Agenzia in stato confusionale…
Considerazioni dopo l'incontro del 23 settembre: Il muro di gomma dell'amministrazione.
La storia si ripete. Un'altra convocazione sindacale priva di contenuti in cui non si sono fatti passi avanti in nessuno dei tanti temi all’ordine del giorno.
Sulla riorganizzazione non ci è stato in pratica detto nulla tranne una serie di vaghi principi a cui si ispirerebbe, ma nessun aspetto concreto da poter valutare in termini di ricadute su carichi di lavoro, mobilità, assetto degli uffici. I rappresentanti dell’Agenzia al tavolo hanno affermato che saranno in grado di darci un’informazione più dettagliata fra 7/10 giorni. Ma perché convocare una riunione adesso, allora?
Scripta manent verba volant. La sgradevole sensazione è stata quella che servisse un atto formale che, pur privo di contenuti, li liberasse dal fastidioso passaggio sindacale in modo da avere le mani libere per poter firmare, in qualsiasi momento lo si riterrà opportuno, un atto organizzativo con “sentite le OO.SS.” fra le premesse.
L’unica cosa certa legata alla riorganizzazione, su cui già da ora hanno dato un’informativa scritta riportando numeri precisi, è che vorrebbero cogliere l’occasione per un aumento generalizzato delle retribuzioni di posizione sia dei dirigenti di seconda fascia che delle Poer.
Quello che sembra impossibile per la maggioranza dei lavoratori, come stabilizzarsi sullo stipendio risorse variabili legate al raggiungimento degli obiettivi, per i dirigenti è semplicissimo, bastano quattro righe scritte su un foglio e firmate dal Direttore dell’Agenzia e l’indennità di posizione minima dei dirigenti passa da circa 16.000 euro a 24.000 euro, mentre per le Poer la più bassa passa da 17000 a 20880, la più alta da 25.000 a 28.800.
Tutti gli altri argomenti all’odg sono stati rimandati, alcuni a breve altri a data da destinarsi, è stata annunciata una nuova proroga di PO e IDR, mentre sui passaggi di area e le progressioni economiche, previste entro settembre, l’Agenzia ci ha comunicato che spera di concluderli entro il 15 ottobre.
Su smart working e nuovo ordinamento del personale, in particolare, ci aspettavamo un testo su cui confrontarci o quantomeno che l’agenzia esprimesse la propria posizione, in maniera da far entrare nel vivo il confronto, dopo che i sindacati avevano già espresso le loro posizioni in precedenti riunioni.
Invece nulla anche stavolta, il solito muro di gomma.