Agenzia Dogane - Come non... scritto

Roma -

Sviluppi economici  “Quella del meccanismo della graduatoria aperta è per noi una questione fondamentale e l’avevamo proposta già in occasione dell’accordo di settembre.  I 1709 posti disponibili per gli sviluppi economici all’interno delle Aree dovevano essere un punto di partenza. L’arrivo doveva essere quello di individuare un meccanismo che consentisse a tutti di partecipare (anche a chi ha ottenuto l’ultimo passaggio nel 2006), per poi lasciare aperte le graduatorie per consentire gli scorrimenti dovuti alle cessazioni dal servizio dei vincitori e ad ulteriori finanziamenti. Questa linea, già concordata a settembre, era stata momentaneamente abbandonata a marzo, quando venne firmato l’accordo sui criteri, che noi non abbiamo condiviso. Nella riunione di ieri siamo riusciti a riportare l’attenzione sulla proposta ed abbiamo ottenuto l’impegno di trovare un accordo entro pochi giorni.


Se consideriamo che ogni anno circa 350 colleghi vanno in pensione, e , oltre a recuperare tali posizioni, rientra nel fondo la quota parte della loro retribuzione legata a progressioni economiche precedenti, con buona approssimazione possiamo affermare che potenzialmente il meccanismo che dovrà essere individuato consentirebbe di rendere disponibili circa 700 ulteriori posti l’anno. Consentirà anche di avere in piedi una procedura  ante Brunetta, che sta provando a gettare il mondo del lavoro pubblico, e le Agenzie Fiscali in particolare, nell’incertezza più totale riguardo ai loro diritti e al loro futuro economico”.

 

Queste frasi sono tratte dal nostro comunicato sindacale sulla riunione del 22 giugno. Con l’accordo firmato ieri Agenzia ed OO.SS hanno fatto un evidente inversione dalla rotta che si era stabilita a giugno. Quindi siamo costretti a farla anche noi.

 

Non volevamo impegni, ma reinvestire i soldi accantonati per sviluppi economici precedenti e non spesi a causa dei pensionamenti. Che a luglio del 2009 non sia possibile una quantificazione di queste risorse a tutto il 2008, non ci sembra un buon inizio per chi vuole percorrere con convinzione questa strada.

 

In  ogni caso la procedura delineata dall’art. 5 dell’accordo non fa che unificare il bando della procedura già concordata per il 2007 con quella ancora da stabilire per il 2008, ma lì si  mette un punto. Niente scorrimenti, nessuna procedura aperta. Saranno in sostanza due procedure diverse che a questo punto potevano viaggiare separate. Perché aspettare a bandire quella del 2007? Perché ipotecare i criteri di questa, da noi non condivisi, pure per il 2008?

 

Riorganizzazione. Si è chiusa  ieri anche la fase di concertazione sulla riorganizzazione, propedeutica all’avvio della fase sperimentale che riguarderà le Drd della Campania e della Calabria e del Piemonte e della Valle d’Aosta. Si sono messi per iscritto gli impegni a procedere  ad eventuale mobilità solo su base volontaria e a fornire adeguata formazione  ai dipendenti che rimarranno coinvolti dai cambiamenti organizzativi.