Agenzia Dogane. Sono "solo" soldi nostri!

Roma -

In data 2 novembre 2006 avevamo scritto all’Agenzia delle Dogane sollecitando un confronto sul Fondo per le Politiche di Sviluppo 2006 in quanto era, secondo noi, indispensabile garantire ai lavoratori il pagamento dell’indennità di obiettivo istituzionale 2006.

Il 13 dicembre, a fronte del nostro sollecito, è stato chiuso un accordo che prevedeva un acconto per il personale di circa 180 euro medi lordi pro capite, a fronte dei 2200 pagati lo scorso anno.

Inutile dire che non abbiamo potuto firmare un’intesa che destinava ai lavoratori solo pochi spiccioli in quanto l’Agenzia si è rifiutata di anticipare con i propri fondi ciò che ai lavoratori era dovuto.

Eppure l’Agenzia ha ricevuto i famosi 80 milioni di euro che la Comunità Europea ha destinato al potenziamento dell’Amministrazione Doganale.

Quanti di questi fondi sono stati investiti sul personale?    

E’ pensabile per un’Agenzia una politica che non garantisca il rapporto tra l’attività lavorativa prestata e la certezza della sua retribuzione?

L’Agenzia pare non preoccuparsene e i budget e la gestione privatistica sembrano non valere quando bisogna pagare al personale il lavoro già svolto, e oggi si decide di accollare ai lavoratori il “rischio di impresa” di finanziamenti che non arrivano.

Dov’è finita la famosa celerità nei pagamenti in Dogana, sempre invidiata dalle altre Agenzie che oggi accorciano i tempi  mentre in dogana questi si dilatano sempre più?

Eppure ricordiamo molto bene quella riunione in cui sono state sottovalutate le nostre preoccupazioni sulla mancata firma del comma 165 e sull’eventualità di uno scippo, magari parziale, dei fondi spettanti ai lavoratori per gli anni 2004 e 2005.

Ci piacerebbe sapere  cosa stanno facendo  quegli stessi sindacati che non hanno voluto credere alle nostre dichiarazioni e non hanno fatto nulla perché quei fondi oggi fossero già nelle tasche dei lavoratori

Ma forse il rischio deve essere tutto del personale?

Ora basta, è ora che i lavoratori pretendono di ricevere il salario accessorio contestualmente al lavoro svolto. Le RdB hanno appena varato l’iniziativa della raccolta di firme per modificare i meccanismi di finanziamento del comma 165, ora totalmente affidati a logiche politiche e ad artifizi contabili. E’ necessario che tutti i lavoratori e i delegati RSU se ne facciano carico.

Non possiamo più permetterci di fallire.

E’ in gioco solo il nostro salario!