Agenzia Entrate - Passaggi, bando entro l'anno ma tornano i fantasmi del passato
Finalmente lo sblocco dei passaggi, gli ultimi prima della riforma che li vieta dal 2010
Entro la fine dell'anno verrà pubblicato il bando per 2000 progressioni dalla II alla III area nell'Agenzia delle Entrate. Dopo la registrazione del DPCM l'unico ostacolo rimasto è il tempo. Dal 1 gennaio 2010 non saranno più possibili operazioni di questo tipo: il concorso pubblico con l'eventuale riserva di posti (massimo il 50%) sarà l'unico strumento per le progressioni, ma servirà comunque il titolo di studio previsto per l'accesso all'area dall'esterno. E a proposito del tempo che è nemico, abbiamo condiviso la scelta dell'amministrazione di fissare al 31/12/2009 la data utile per il possesso dei titoli da valutare. Si tratta di un'impostazione prudenziale che eviterà di compromettere il primo e unico concorso interno mai varato nella storia delle Agenzie fiscali. L'Agenzia voleva anche introdurre nuovi criteri rispetto a quelli fissati in passato ma su questa proposta ci siamo dichiarati contrari. Non ci piacevano già i criteri che sono stati fissati, che secondo noi non apprezzano in modo sufficiente l'esperienza professionale e non era il caso di peggiorare ulteriormente l'impianto della procedura. Per questo motivo ci si è limitati a introdurre un meccanismo che valuta l'anzianità su base mensile e non più semestrale, consentendo così di apprezzare anche i periodi di anzianità inferiori al semestre.
L'amministrazione ha poi comunicato che i tirocinanti-bis firmeranno il contratto a tempo indeterminato l'11 gennaio. Quel giorno si chiuderà un'altra vicenda sulla quale RdB ha tenuto i fari sempre accesi, ritenendo che il diritto alla carriera (le progressioni) e il diritto al lavoro (l'assunzione di vincitori e idonei), fossero due aspetti intimamente legati fra loro. Al di là del fatto che firmare il 4 sarebbe stato meglio di firmare l'11, per noi sarebbe importante concentrarci nel 2010 per disinnescare lo strumento del tirocinio come porta d'ingresso alla terza area funzionale. Torneremo sull'argomento e auspichiamo che su questo tema possa convergere l'attenzione di tutta la platea sindacale, anche perché dal 2010 il tirocinio potrà essere un passaggio obbligato anche per chi dalla II area vorrà accedere alla III area. Non sarà più, insomma, un fatto che riguarda solo gli altri.
Tornando al diritto alla carriera, dobbiamo purtroppo prendere atto che avevamo ragione, anni fa, nel considerare un pasticcio senza precedenti il concorso per il passaggio dall'area B all'area C. Quel concorso fu segnato da un accordo tra amministrazione e sindacati (agosto 2003) che non firmammo e che criticammo duramente. Ora quell'accordo rischia di creare uno smottamento, dato che il Consiglio di Stato potrebbe confermarne presto la nullità e l'amministrazione potrebbe decidere di retrocedere centinaia di ex VI livelli inquadrati da anni in III area-F1. Si tratterebbe per loro di una vera e propria beffa; per l'amministrazione sarebbe una sconfitta con enorme perdita di credibilità; per i firmatari di quell'accordo, tra cui ci siamo sempre vantati di non essere, sarebbe una vergogna. Seguiremo la vicenda con la massima attenzione. Ci siamo sempre opposti ai concorsi interni che hanno scientificamente messo in contrapposizione gli interessi dei lavoratori e ci opporremo a operazioni che possano compromettere la nuova procedura in corso di pubblicazione. Se mai dovesse accadere il disastro, la soluzione dovrà essere trovata nell'ambito dei vecchi concorsi e magari approfittando della nuova tornata contrattuale. Però nessuno pensi di mettere le mani sulla nuova procedura. Se ciò accadesse i firmatari dell'agosto 2003 avrebbero compromesso dieci anni di carriere con una firma: un record che nessuno gli vorrebbe invidiare.