Agenzia Entrate - Stop ai procedimenti disciplinari interni dopo la pubblicazione dei dati. RdB chiede di archiviare la vicenda dello spionaggio.

Roma -

La pubblicazione dei redditi 2005 di tutti i contribuenti italiani ha creato i presupposti per l'archiviazione dei procedimenti disciplinari e per la riconsiderazione di tutte le posizioni vagliate dal servizio ispettivo interno nei confronti dei Lavoratori coinvolti nello scandalo dello spionaggio fiscale.

 

Se mai ce ne fosse stato bisogno, anche questa vicenda ha dimostrato ciò che già si sapeva: i Lavoratori rappresentano sempre la parte più sana dell'apparato amministrativo. A molti di essi sono state rivolte accuse infamanti, sebbene tutti gli accessi all'anagrafe tributaria si siano svolti nella massima trasparenza e sempre con la possibilità di risalire all'identità degli interroganti.

 

Oggi, quei dati che a centinaia di Lavoratori sono costati umiliazioni e punizioni al di là di ogni giustificabile severità, sono venduti liberamente in rete alla modica cifra di 50 euro. I vertici dell'Agenzia e dell'amministrazione finanziaria hanno fatto di tutto per rendere odiosa all'opinione pubblica e foriera di infinite polemiche una scelta di trasparenza che andava perseguita con prudenza e maggiore chiarezza. Oggi il rischio concreto è che in nome della privacy si creino meccanismi di protezione che finiranno per tutelare gli evasori fiscali.

 

Comunque vadano a finire le cose, ciò che va fatto subito è l'azzeramento di ogni iniziativa intrapresa contro i Lavoratori, il rimborso delle spese legali che essi hanno dovuto sostenere e la bonifica dei fascicoli personali.

 

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