Agenzia Entrate - Valentino c'è, il Contratto no.
Grande kermesse mediatica oggi all’Agenzia delle Entrate di Pesaro in occasione della firma dell’accertamento con adesione del campione motociclistico Valentino Rossi. Grande anche la presenza dei Lavoratori del Fisco e del nostro sindacato che è stato a Pesaro con la delegazione regionale delle Marche e con un gruppo di delegati di Rimini, per dare visibilità nazionale alla protesta per il rinnovo contrattuale.
Se i contenuti della vertenza e le richieste dei Lavoratori sono ormai noti ai protagonisti, la novità è stata quella di riuscire a portare la protesta all'attenzione dei mezzi d'informazione con una forza e un impatto quasi senza precedenti. Abbiamo dovuto fare di necessità virtù e approfittare della presenza di un personaggio che attira su di sé l'attenzione di stampa e televisione, riuscendo così a bucare per una volta il muro di gomma dell'informazione italiana.
La nostra protesta è arrivata a pochi passi dal luogo in cui si stava svolgendo la conferenza stampa; luogo ad altissima concentrazione di telecamere, taccuini e microfoni, che per questo è stato bonificato da ogni presenza scomoda e presidiato da un codazzo di vigilanti tanto zelanti quanto improvvisati. Alle organizzazioni sindacali è stato perfino negato ufficialmente l'accredito. Le buone ragioni sanno però come farsi sentire: abbiamo gridato lo slogan "Contratto! Contratto!" in vari momenti della conferenza stampa, costringendo gli oratori a silenzi visibilmente imbarazzati. Lo stesso Rossi (Valentino, non William) si è lasciato scappare la frase "Senza contratto non si corre". Appunto.
Massimo Romano, direttore dell’Agenzia delle Entrate, è stato ovviamente presente alla conferenza stampa. Sebbene abbia preferito non cogliere l'occasione per dire qualcosa pubblicamente a sostegno della nostra vertenza, a microfoni spenti ha comunque incontrato le organizzazioni sindacali: secondo il suo punto di vista la vertenza contrattuale si è arrestata per questioni tecniche, burocratiche e a causa di relazioni sindacali troppo macchinose.
Abbiamo sottolineato che a fronte dei successi ottenuti e riconosciuti da tutti (anche dallo stesso Valentino) i Lavoratori sono da 26 mesi senza contratto e si trovano a lottare per pochi spiccioli che non servono nemmeno a recuperare la perdita del potere d’acquisto dei salari consumati da anni d'inflazione reale.
Nel frattempo sono stati varati piani aziendali che nel solo 2008 hanno aumentato del 12,5% i carichi di lavoro e che hanno esasperato la polifunzionalità e la flessibilità. Come se non bastasse, si sta tentando ora di inserire nel Contratto Collettivo norme penalizzanti per i Lavoratori che facilitino il licenziamento e limitino l'accesso al part-time.
I Lavoratori chiedono invece investimenti veri (nuove assunzioni, diritto alla carriera), salario certo e non variabile e progetti che servano a potenziare la macchina fiscale per il bene del Paese.