Argomento:

Agenzia fiscale dei Monopoli di Stato

Pronto lo schema di decreto ministeriale che istituisce l’Agenzia dei Monopoli

Dopo una lunga attesa sembra stia procedendo la trasformazione di AAMS in Agenzia fiscale, infatti  in data 14 febbraio anche la Commissione Finanze e Tesoro della Camera dei deputati ha esaminato lo schema di decreto ministeriale concernente l’istituzione dell’Agenzia fiscale dei Monopoli di Stato ed espresso parere favorevole. Sembra quindi avviarsi a conclusione l’anomalia AAMS, passata nel comparto Agenzie Fiscali senza essere agenzia, e sarà indispensabile iniziare un percorso per l’integrazione del settore Monopoli nel comparto garantendo ai lavoratori le stesse opportunità che negli anni passati sono state conquistate per le Agenzie Fiscali:

  • svuotamento della prima area prevista dal CCNL Agenzie Fiscali e mai effettuata;
  • diritto di carriera con previsione di passaggi tra le aree;
  • nuova ondata di progressioni economiche come previsto dall’accordo quadro firmato il 28 dicembre 2011.

Questa lenta trasformazione non è stata indolore come ha rilevato la stessa Commissione Economia e Finanze del Senato, osservando che l’istituzione della nuova Agenzia costituisce “un significativo esempio di attuazione della mobilità del personale all’interno delle strutture della pubblica amministrazione… in quanto larga parte del personale dell’Agenzia stessa proviene da altre amministrazioni pubbliche”.

Il personale della futura Agenzia non ha avuto alcun riconoscimento giuridico o economico: la formazione carente, è stata sostituita dalla buona volontà individuale e si continua a ignorare il tema della dotazione organica che non è adeguata ai compiti affidati all’amministrazione. E senza uno sblocco delle dotazioni organiche che ad oggi si limitano a “fotografare” l’esistente, non sarà possibile per il futuro l’accesso dei giovani e la riqualificazione dei lavoratori in servizio.

Apprezziamo la raccomandazione formulata dal senatore Barbolini affinché all’Agenzia dei giochi sia affidato anche un compito sociale e cioè il contenimento della propensione al gioco, ciò che costituisce spesso una vera e propria malattia sociale. USB ritiene che l’induzione al gioco non possa essere fra i compiti della futura agenzia e che l’aumento del gettito debba essere perseguito in altro modo. Qualche settimana fa avevamo affrontato questo argomento con un nostro comunicato e rileviamo positivamente la sintonia con le nostre posizioni.

Registriamo invece con preoccupazione le voci che si susseguono circa la concreta attuazione di quella indefinita formula che fa riferimento alla integrazione operativa delle Agenzie fiscali, voci riprese dalla stessa Commissione parlamentare. Riteniamo quindi necessario, oltre che utile, aprire un confronto con l’autorità politica e con le amministrazioni che da queste voci sono interessate, affinché sia fatta chiarezza. I cambiamenti possono arrivare se corrisponderanno a più forti investimenti sulla macchina fiscale e all’apertura di spazi di miglioramento per le lavoratrici e i lavoratori del comparto a partire da nuovi sviluppi professionali da subito.

Rimane il timore, dettato dall’esperienza, che sia in atto il tentativo di dare alle Agenzie fiscali una nuova veste caratterizzata da una forte autonomia e dalla perdita di quella identità pubblica che secondo noi la macchina fiscale deve continuare ad avere. Valuteremo le eventuali proposte di cambiamento come abbiamo sempre fatto: giudicandole in base al bene dei lavoratori, oltre che della collettività.

Scarica comunicato e schema di decreto in fondo alla pagina.