Agenzia Territorio - La vera risorsa sono i lavoratori!

Roma -

RdB chiede all’Amministrazione un incontro per discutere della riorganizzazione degli uffici dell’Agenzia del Territorio stabilendo un piano di intervento che porti alla determinazione di un organico equilibrato attraverso  passaggi di fascia e di area, mobilità e nuove assunzioni. Riteniamo che l’Agenzia debba discutere con noi anche le conseguenze della riorganizzazione di cui alla disposizione organizzativa 73/2009. Chiudere quattro direzioni regionali e riconfigurare l'assetto delle direzioni centrali non è cosa che si possa affrontare senza preoccuparsi delle conseguenze per i lavoratori. Ma occorre anche parlare delle prospettive dell’Agenzia del Territorio. Noi crediamo che la sfida alla crisi economica non debba essere giocata sulla difensiva. Non si può rispondere con tagli salariali e blocco delle assunzioni ma serve nuova linfa e nuovo impulso al ruolo dell'Agenzia del Territorio che può contribuire a ridare linfa a un Paese stanco e sfiduciato.

 

Si deve innanzitutto investire sul futuro dell'Agenzia, cioè sui suoi lavoratori, aprendo percorsi di carriera coraggiosi, attuando le progressioni economiche periodiche previste dal contratto e facendo ogni sforzo per individuare una via per i passaggi d'area. La mentalità giusta non è quella fin qui sfoderata dal nostro management che ha frettolosamente tagliato le dotazioni organiche a novembre rendendo quasi satura la terza area funzionale. Puntualmente è arrivata la beffa che si è aggiunta al danno: il decreto milleproroghe ha stabilito che i tagli alle dotazioni organiche possono essere rimandati a primavera! Chissà se c'è modo di riparare a questa incredibile ingenuità (a volerla considerare tale si fa il torto minore ai nostri manager).

 

Sappiamo che la Funzione Pubblica intende autorizzare con proprio DPCM nel mese di aprile assunzioni e passaggi d'area in alcune pubbliche amministrazioni. In quella sede, se tutti mostreranno buona volontà, si potranno riparare alcuni errori fatti anche nel recentissimo passato, per dare ai lavoratori dell'Agenzia un'opportunità di futuri sviluppi economici e giuridici. Riteniamo inoltre che sia giunto il momento di realizzare una graduatoria di mobilità interna che garantisca trasparenza nella mobilità territoriale e il miglior impiego delle professionalità. Su questi temi l’Agenzia deve avere il coraggio di avviare un confronto serio.

 


Al Direttore dell’Agenzia del Territorio, dott.ssa Gabriella Alemanno

Oggetto: Richiesta urgente di incontro

Nell’incontro del 24 novembre 2008 ci sono stati illustrati alcuni aspetti della riorganizzazione della struttura dell’Agenzia del Territorio senza entrare nei merito della complessa e delicata operazione di riduzione delle posizioni di vertice, della pianta organica e nelle lavorazioni di segreteria e supporto. Questa Organizzazione Sindacale aveva sollevato diversi dubbi e perplessità sulla necessità di questa repentina operazione priva del necessario confronto tra le parti sociali.

Pensavamo che tale scelta fosse dovuta al rispetto di improrogabili norme che nei fatti, poi, si sono rivelate prorogabilissime. Quello che non capiamo è come si possa proseguire su questa strada, infatti, con l’uscita della disposizione organizzativa n. 73 del 21.01.2009 si inizia a riformare l’intero assetto dell’Agenzia del Territorio a partire dalle Direzioni Centrali per proseguire con la chiusura di 4 Direzioni Regionali senza neanche una ben che minima comunicazione alle OO.SS.. La chiusura di uffici e l’accorpamento di funzioni ad altre prevede una non semplice e delicata riorganizzazione su cui il confronto con i rappresentanti dei lavoratori non può essere disatteso.

Sembra quindi importante aprire subito un confronto, innanzitutto, per capire quali sono le azioni che l’Agenzia intende perseguire e come riequilibrare la pianta organica che, anche dopo i consistenti tagli, risulta essere ampiamente sottodimensionata. Bisogna dapprima riconoscere la professionalità dei lavoratori effettuando passaggi di fascia economica e di area anche effettuando nuove assunzioni e riservando il 50% dei posti ai lavoratori dell’Agenzia del Territorio senza dimenticare la necessità di dare la precedenza alle richieste di mobilità interna e a tutte le questioni rimaste in sospeso.

p/RdB-Pubblico Impiego - Settore Agenzie Fiscali, Paolo Campioni