Agenzia Territorio - Lettera a Gabriella Alemanno sulle anomalie del decentramento (e del Polo di Montichiari)
Pecora nera del decentramento catastale o emblema dello spezzatino delle funzioni pubbliche. Il Polo Catastale di Montichiari, in provincia di Brescia, sembra riassumere in sé tutti i difetti che l'operazione decentramento catastale può generare: confusione di attribuzioni, strane commistioni fra servizio pubblico e interessi privati, incedrtezza sulle responsabilità e sulle "linee di comando". RdB scrive al direttore Alemanno per chiedere un incontro urgente che chiarisca le idee a tutti. A partire dalla direzione regionale della Lombardia.
Questo il testo della lettera inviata al direttore Gabriella Alemanno (originale scaricabile in fondo alla pagina).
In fondo alla pagina è possibile scaricare anche il comunicato ai Lavoratori.
Roma, 31 luglio 2008
Al Direttore dell’Agenzia del Territorio, dott. Gabriella Alemanno - ROMA
Richiesta di incontro sul ruolo di controllo dell’Agenzia del Territorio sui Poli Catastali sperimentali e sul decentramento delle funzioni catastali ai Comuni.
Gentile Direttore,
dopo l’incontro del 29 luglio 2008 organizzato dalla Direzione Regionale della Lombardia presso l’ufficio provinciale di Brescia, nel quale si informavano le organizzazioni sindacali sul ruolo svolto dall’Agenzia del Territorio nei confronti del Polo Catastale sperimentale di Montichiari, la scrivente le chiede un incontro al fine di conoscere se quanto realizzato e sostenuto dalla citata Direzione Regionale è condiviso e applicato in tutto il territorio nazionale.
Nell’incontro suddetto il Direttore Regionale ci ha comunicato che: ”[…] ufficialmente il Polo esiste in base a una convenzione sottoscritta dal sindaco di Montichiari il cui responsabile risulta essere un dirigente del Comune. I liberi professionisti che vi lavorano non possono presentare pratiche catastali inerenti i 4 Comuni del Polo se non limitatamente a pratiche comunali […]”.
Abbiamo fatto notare che il responsabile del Polo è, invece, un libero professionista a cui il Direttore dell’ufficio provinciale di Brescia ha più volte scritto definendolo responsabile del Polo di Montichiari; che lo stesso soggetto fa parte anche del Comitato Tecnico Regionale di controllo istituito presso la Direzionale per il controllo e la realizzazione del decentramento delle funzioni catastali; che è anche consigliere del Collegio dei Geometri di Brescia; che partecipa attivamente ai convegni ANCI come responsabile del Polo di Montichiari; che fa parte del gruppo di Lavoro del De.Ca.; e che infine è un libero professionista che presenta regolarmente anche pratiche catastali. Il Direttore Regionale si è limitato a rispondere che il Sindaco può utilizzare chi vuole per gestire il Polo Catastale.
Abbiamo poi ricordato che, in spregio al protocollo d’intesa sottoscritto in data 22 agosto 2002, il Polo Catastale non trasmette gli atti cartacei accettati presso lo sportello di Montichiari all’Agenzia del Territorio e non restituisce quelli prelevati temporaneamente per svolgere attività di aggiornamento (così come previsto dall’articolo 5 del protocollo).
Infine si è chiesto di verificare alcuni presunti comportamenti anomali:
1. i liberi professionisti che accettano le pratiche catastali utilizzano sempre le stesse due chiavi di accesso al sistema che sono di dipendenti comunali e non chiavi personali;
2. i controlli e le sospensioni delle pratiche avvengono senza il rispetto della normativa catastale;
3. chi accetta e registra la documentazione catastale presenta anche pratiche catastali come libero professionista.
Il Direttore Regionale ha “candidamente” dichiarato che il Sindaco che ha firmato la convenzione può fare quello che vuole, con chi vuole, e che l’Agenzia non può assolutamente entrare nel merito. Ha inoltre affermato che i funzionari del Polo non sono tenuti a rispettare le normative catastali, che non c’è modo di farsi consegnare dal Polo gli atti cartacei e che non è in grado di verificare chi stia utilizzando le chiavi d’aggiornamento presso il Comune di Montichiari.
Durante i ripetuti incontri con il precedente Governo e con i vertici dell’Agenzia del Territorio ci è stata data ampia assicurazione che il ruolo di controllore e garante del dato catastale assegnato all’Agenzia del Territorio sarebbe stato rafforzato dal decentramento delle funzioni catastali. Simili episodi sembrano però configurare il Far West delle funzioni catastali: il Comune è svincolato da qualsiasi controllo e l’Agenzia del Territorio non ha più alcun potere.
p/RdB-CUB Pubblico Impiego - Settore Agenzie Fiscali, Paolo Campioni