Agenzia Territorio - Non siamo animali da soma! Tempi biblici per incentivi e carriere

L'Agenzia fa correre i lavoratori ma quando si tratta di mantenere i propri impegni frena

Roma -

Non è possibile chiedere ai lavoratori di rispettare tempi e scadenze prestabiliti mentre l’Amministrazione non si muove con solerzia per pagare quanto dovuto e riconoscere la professionalità dei propri dipendenti. I lavoratori sono sempre più oberati di pratiche da svolgere in minore tempo, missioni da effettuare con mezzi propri e pagate con una tariffa oraria risalente al 1986, stime in convenzione e surroghe che portano forti incassi all’Agenzia e che non incrementano di un solo euro il fondo del personale che, invece, è in continua diminuzione e viene formato costantemente in ritardo. Dopo mesi di attesa del decreto del Ministero delle Finanze che indicasse la quota relativa al comma 165 fortemente ridotta, il 6 ottobre 2009 abbiamo costituito il fondo relativo all’anno 2008, dopo un mese (9 novembre 2009) lo abbiamo suddiviso nelle voci:

 

1. professionalità (quella che come RdB chiamiamo da tempo quattordicesima sperando di riuscire a stabilizzarla) che poteva essere pagata immediatamente entro il mese di dicembre ma che speriamo di vedere pagata almeno in quello di gennaio;

2. produttività d’ufficio, che abbisogna di un ulteriore accordo per stabilire i parametri di ripartizioni per ogni ufficio provinciale;

3. indennità prevista dall’articolo 85 CCNL (maneggio di denaro, responsabilità , ecc.) che oltre all’accordo nazionale bisognerà aspettare anche quelli locali con le RSU.

 

Ci era stato assicurato un incontro il 19 novembre 2009 e l'incontro non c'è stato e siamo stati l’unica organizzazione sindacale a richiederne uno prima delle feste natalizie che aveva il duplice scopo di stabilire e pagare tutto il dovuto ai lavoratori relativamente alla produttività del 2008 e determinare i criteri per i passaggi dalla II alla III Area per 150 lavoratori prima che entrasse in vigore il decreto 150/2009 del ministro Brunetta che prevede concorso e laurea per accedere alla III Area. Ma l’Amministrazione tarda a convocarci e non ci sono “Carte della Qualità” che lei deve rispettare nei nostri confronti e non ci sono scadenze improrogabili entro cui pagare il dovuto per evitare di far scattare sanzioni e interessi a favore dei lavoratori. Sono troppi i pagamenti in sospeso e le questioni che attendono risposte importanti per la carriera dei lavoratori e il futuro dell’Agenzia. Negli ultimi 10 anni sono andati in pensione più di 3mila lavoratori: nessuno li ha sostituiti. Nonostante ciò abbiamo smaltito un arretrato decennale in un clima di smobilitazione causa decentramento e subendo ricatti e pressioni da Dirigenti preoccupati solo di centrare i loro obiettivi, a discapito della qualità del lavoro che tanto non viene rilevata da nessun parametro. Quotidianamente correggiamo nella banca dati gli errori commessi da altri, causa esternalizzazioni a società private pagate profumatamente.

 

Non siamo animali da soma e non siamo disposti ad aspettare oltre. Tutto poteva e doveva essere definito nel 2009 e non è più tollerabile aspettare oltre. Anche sul fronte delle progressioni economiche è ora di riconoscere nuovi passaggi utilizzando i 7 milioni accantonati. L’ultimo passaggio risale a quattro anni fa e ricordiamo che RdB ha raccolto migliaia di firme nel 2009 per sollecitare il rispetto del CCNI. Gli altri che dicono?

 

Qualsiasi ostacolo crolla di fronte alla volontà: è il caso che l’Agenzia dia prova di efficienza, oltre a pretenderla. Presenti alle organizzazioni sindacali le proprie proposte, ottimizzi i tempi di decisione. Noi siamo pronti a far notte per trovare soluzioni adeguate.