Agenzia Territorio - Sul DPCM fantasma arrivano i chiarimenti sollecitati da RdB
Qualche giorno fa era apparso sul sito internet dell'ANCI uno schema di DPCM del quale non era chiara la fonte ed erano assai preoccupanti i contenuti. Nella stessa giornata abbiamo coinvolto i vertici dell'Agenzia del Territorio e ci siamo messi in contatto con il sottosegretario Alfiero Grandi per cercare di capire di chi fosse la paternità dell'iniziativa e del provvedimento. La risposta è arrivata rapidamente e sembra porre fine al mistero del DPCM. Pubblichiamo il "carteggio" fra RdB e il sottosegretario Grandi.
Al sottosegretario on. Alfiero Grandi
Al Direttore dell’Agenzia del Territorio Dott. Mario Picardi
e p.c. All’ANCI - loro sedi
Oggetto: Verifica delle delibere comunali in merito alla gestione diretta delle funzioni catastali
Il sindacato RdB-CUB chiede che si verifichino con molta attenzione le delibere prodotte dai Comuni al fine di accettate soltanto quelle effettivamente conformi a quanto stabilito dal DPCM del 14/06/2007, dalla legge finanziaria 2007 e dal DPR 112/1998.
Si chiede inoltre di accertare che i Comuni, i Poli, le Comunità Montane, le associazioni e unioni di Comuni abbiano effettuato uno studio di fattibilità che possa contenere i costi gestionali e garantire il mantenimento della qualità del dato catastale e del servizio offerto ai cittadini così come sino ad ora realizzato dai lavoratori degli uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio.
Nel caso venga meno una delle due condizioni sopra esposte si chiede di respingere prontamente qualsiasi tipo di richiesta di gestione diretta delle funzioni catastali di cui all’articolo 3 del DPCM 14/06/2007 ed intendersi operante la Convenzione gratuita e decennale con l’Agenzia del Territorio.
Si diffida quindi il Comitato paritetico centrale a validare delibere che non siano completamente coerenti con la normativa vigente in termini di coerenza, efficacia ed economicità.
Sul sito dell’ANCI è riportato che nella riunione del 17 dicembre 2007 del “Comitato Paritetico Centrale” si sono considerate valide una serie di delibere in cui manca l’indicazione dell’opzione prescelta o con opzione parziale o diversa da quella del comune capofila, si sono accettate delibere pervenute senza raccomandata a. r., delibere di comuni a cui manca il parametro dimensionale che si sono aggiunti a poli storici o a Comunità Montane ecc.
Se quanto descritto nel sito dell’ANCI è vero, ciò che sta avvenendo è inaccettabile e contro ogni rispetto delle regole. Come è possibile interpretare un atto deliberativo votato dal Comune in netto contrasto con la normativa vigente. Se questo è avvenuto, o avverrà, noi daremo mandato ai nostri avvocati per intraprendere tutte le azioni legali ritenute opportune.
Inoltre, a fronte di una assoluta mancanza di comunicazioni e di incontri con le OO.SS. l’ANCI pubblica sul proprio sito la bozza di dpcm sul personale: chiediamo al Direttore dell’Agenzia e all’autorità politica un tempestivo incontro al fine di chiarire la loro posizione rispetto al contenuto dello stesso e in merito alle altre delicate questioni sopraccitate.
Come lavoratori siamo già in stato di agitazione per il mancato rinnovo del rinnovo contrattuale, ma se continuasse questo stato di silenzio verso le OO.SS. non mancheremo di mettere in atto tutte le forme di lotta che riterremo più opportune. Non si possono ignorare le regole e dimenticare gli accordi presi e poi pretendere che i lavoratori rimangano in silenzio e si lascino “deportare” nei Comuni.
Roma, 16 gennaio 2008
p/RdB Agenzie Fiscali, Paolo Campioni
Roma, 16 gennaio 2008
Alla Cabina di Regia
e p.c. Alle OO.SS. del Comparto Agenzie Fiscali
Mi è stato riferito che in un sito Internet è pubblicata una bozza di DPCM per il decentramento del personale, (che personalmente non conoscevo) e che sta creando comprensibili disagi.
È legittimo che chi ha responsabilità in materia predisponga proposte. È sbagliato che altri le diffondano senza autorizzazione.
In ogni caso l’Agenzia del Territorio, unico soggetto abilitato a farlo, prima di ogni passaggio istituzionale attuerà la procedura di consultazione con i sindacati, delle cui opinioni si è sempre tenuto conto.
Spero che l’episodio non si ripeta in futuro e che ciascuno svolga il proprio ruolo senza interferire su quello di altri.
Cordiali saluti, Alfiero Grandi